dal: 31-10-2017 al: 12-11-2017
Terminato
Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Tel: 02 599951

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SCHEDA SPETTACOLO: THE BLACK’S TALES TOUR

Stagione 2017-2018
Di Licia Lanera
Regia di Licia Lanera
Cast Licia Lanera e Qzerty
Una produzione Co&Ma Soc. Coop. Costing & Management - Bari, FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI - TORINO. e Fibre Parallele - Bari
Recensione di: Nicola Viesti Voto 0

Creato nel 1926 come sala da ballo, Le Roi – il dancing che accoglie il debutto del nuovo spettacolo di Licia Lanera – nella seconda metà degli anni Cinquanta fu affidato al restauro spettacolare e immaginifico del celebre architetto e fotografo Carlo Mollino, che si ispirò a un bosco ricreato in ceramica e mosaici.
Da dove quindi iniziare al meglio il tour di The Black’s Tales se non da un bosco, luogo deputato di tutte le fiabe, soprattutto quelle più crudeli? Luogo rischioso e impegnativo ma, da vera combattente, Licia Lanera ha instaurato una singolar tenzone con lo spazio e si è travestita da cantante, da rockstar con tanto di faccione di medusa tatuato sul braccio, rendendosi tutt’uno con l’ambiente, dissonante, come lei sa esserlo, ma in vena di armistizi. D’altronde la sua messainscena partiva già – oltre che dai Grimm e da Andersen – dal giocare con i miti del rock, quasi fossero oggi i protagonisti di quell’universo, gli unici a garantire incanti fiabeschi.
The Black’s Tales è uno spettacolo dalla lunga gestazione, che sembra avanzare a ritroso da un primo livello – quello della creazione del personaggio – a quello testuale – una bella e inquietante rilettura di alcuni racconti che, giunti al punto cruciale, sembrano andare in cortocircuito, riscriversi per essere nuova fonte di stupore.
E infine il livello più importante, quello che svela il tutto e che rende il teatro di Fibre Parallele mutante, ma sempre leggibile nel rapporto tra arte e vita. Il piedistallo è smontato e si scopre fatto da lettere che compongono parole nere come la pece. Non vi è più in scena un personaggio ma una donna che ricorda nottate in bianco, incubi che nascono dalla propria stanza e invadono l’anima. Mostri che costringono chi li subisce a diventare mostro egli stesso. Da palcoscenico, ovviamente, nel caso di Licia che, mai come questa volta, accudita dal reticolo sonoro che, con grande maestria, Qzerty le cuce addosso, non si risparmia e, con vorticosa bravura, inanella visioni che grondano sangue e ironia.