La vita di coppia e le sue evoluzioni continue con al vertice un amore che vuole a rinnovarsi ogni volta è al centro della pièce di Éric-Emmanuel Schmitt, Piccoli crimini coniugali.
Michele Placido e Anna Bonaiuto interpretano Gilles e Lisa con molte sfumature di sentimenti, tenendo un ritmo dinamico e coinvolgente per tutta la durata dello spettacolo: si cercano, si respingono per poi ritrovarsi in una sorta di thriller psicologico, in cui non si sa chi sia il carnefice dell’altro, trasformatosi in un potenziale assassino del compagno. Infatti, rientrano in casa, dopo una degenza in ospedale in seguito a un incidente domestico in cui Gilles ha battuto la testa e non ricorda più cosa sia accaduto e sembra non riconoscere più neppure la moglie, ma questo gioco innesca un meccanismo di continuo confronto dialettico fra i due per indagare nel loro rapporto tra rivelazioni a sorpresa. Dopo essere stata anche un film, la vicenda trova la sua collocazione in teatro con l’adattamento e la regia dello stesso Placido che tiene le fila di tutta la vicenda, mantenendo la suspense fino all’ultima scena, come se, invece che scrittore di gialli come il suo protagonista, diventasse investigatore, per scoprire cosa realmente sia accaduto nella casa,  rendendo il racconto verosimile anche quando la situazione appare paradossale. Mentre la Bonaiuto gradualmente rivela la sua vera personalità di donna attanagliata dalla gelosia e pronta a tutto. Anche la scenografia, strutturata su due piani, con una ripida scala, è funzionale agli equivoci della vicenda, poiché non si capisce chi dei due possa aver spinto l’altro giù dai gradini o se si sia davvero verificato un incidente.