dal: 05-04-2018 al: 22-04-2018
Terminato
Via Alessandro Manzoni, 42, 20121 Milano
Tel: 02 763 6901
Orari:

Martedì – sabato: ore 20.45
Domenica: ore 15.30

Prezzi: 20 < 34 €

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SCHEDA SPETTACOLO: NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO

Stagione 2017-2018
Di Gabriele Pignotta
Regia di Gabriele Pignotta
Cast Francesco Maria Conti, Giampiero Ingrassia, Lorella Cuccarini e Raffaella Camarda
Una produzione Milleluci Entertainment
Recensione di: Paola Abenavoli Voto 3

Tanto ritmo e ricerca di soluzioni sceniche, poca innovazione drammaturgica nella commedia di Gabriele Pignotta Non mi hai più detto ti amo, che segna il ritorno sul palcoscenico, vent’anni dopo Grease, della coppia Cuccarini-Ingrassia.

Una coppia che funziona nella dinamica attoriale, nell’intesa tra i protagonisti: Lorella Cuccarini, per la prima volta impegnata in uno spettacolo di prosa, affronta la sfida con professionalità e capacità di tenere la scena, con una naturalezza cui gioverebbe, però, una maggiore sottolineatura di sfumature e colori; Giampiero Ingrassia dimostra ogni volta di più il suo talento, la capacità di passare da un registro all’altro, oltre a quella – grandissima – di avere i tempi perfetti della commedia.

Accanto a loro – che ricoprono i ruoli di marito e moglie, lui medico, lei ex architetto dedito da anni alla famiglia – Raffaella Camarda e Francesco Maria Conti sono molto convincenti nei panni dei figli, che si ritrovano ad affrontare crescita e cambiamenti familiari, dovuti alla decisione della madre – in seguito a un evento imprevisto – di riprendersi i propri spazi. Uno spunto che avrebbe potuto dare il “la” a una commedia leggera ma che fa riflettere: invece, si rivela forse troppo lieve, mettendo in campo tanti temi interessanti e attuali – famiglia, nuove tecnologie, nevrosi (con il personaggio del paziente, un divertentissimo Fabrizio Corucci) e altro ancora – ma sfiorandoli solamente.

A mancare è proprio la forza, la possibilità del testo di graffiare davvero, preferendo concentrarsi sugli aspetti scenici, sul ritmo cinematografico, creato anche attraverso brevi dialoghi che a tratti rischiano, però, di trasformarsi in sketch senza un climax e senza sfruttare le potenzialità di un finale che rompa un po’ gli schemi. Come si diceva, comunque, Pignotta mostra ancora una volta la capacità di costruire uno spettacolo di grande ritmo, anche grazie alle scene di Alessandro Chiti e alle scelte musicali (splendido il brano Più tempo di Giovanni Caccamo).