dal: 13-10-2016 al: 29-10-2016
Terminato
Via Rivoli, 6, Milano
Tel: 848 800 304
Orari:

Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.

Prezzi: 12 < 32 €

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SCHEDA SPETTACOLO: LE DONNE GELOSE

Stagione 2016-2017
Di Carlo Goldoni
Regia di Giorgio Sangati
Cast Daniele Molino, David Meden, Elisa Fedrizzi, Fausto Cabra, Federica Fabiani, Leonardo De Colle, Marta Richeldi, Nicolò Parodi, Ruggero Franceschini, Sandra Toffolatti, Sara Lazzaro, Sergio Leone e Valentina Picello
Una produzione Piccolo Teatro Di Milano - Teatro D’Europa
Recensione di: Claudia Cannella Voto 3.5

GELOSIE E MISERIE DI UNA VENEZIA IN CRISI

Venezia, 1752. Va in scena la crisi. E le consonanze con l’oggi non sono difficili da trovare. Nel microcosmo claustrofobico di un sestriere, tutto ruota intorno alle vicende di un’unica classe sociale composta da commercianti in difficoltà economiche e dalle rispettive consorti, invelenite dai misteriosi incontri che si svolgono nella casa della giovane e avvenente vedova Lugrezia, dotata di uno spiccato senso degli affari (Sandra Toffolatti, cinica e autorevole). È un mondo livido, dominato dal denaro e dall’incubo di diventare poveri. Tanto da aggrapparsi al gioco d’azzardo nell’illusoria speranza di avere un po’ di fortuna, mentre le attività commerciali soffrono e il Carnevale fa da sfondo come irresponsabile desiderio di una festa continua sull’orlo dell’abisso. Mancano persino gli intrighi amorosi. È un Goldoni anomalo, intrigante e fuori dalle convenzioni, per trama e per linguaggio, quello con cui si è dovuto misurare Giorgio Sangati, ereditando Le donne gelose dal suo maestro Luca Ronconi, scomparso prima di poterlo mettere in scena. Una patata bollente, insomma. Il rischio era quello di “ronconeggiare” oppure di rimanere impigliato in una diligente forma di “autocensura” creativa. Si smarca bene dal primo pericolo il giovane regista veneto, anche se la bella scenografia cupa e sghemba di Marco Rossi, con quelle calli soffocanti fatte apposta per spiarsi meglio, sembra riportare a certe atmosfere che sarebbero piaciute al maestro. Fa invece più fatica, pur dimostrando di ben possedere gli strumenti del mestiere, a trovare il coraggio di intervenire sulla drammaturgia e sui tempi. La trama esile avrebbe richiesto poderosa sintesi (3 ore di spettacolo sono davvero troppe) e il bel cast spronato a maggior ritmo, che invece latita lasciandosi sovrastare da una certa monotonia. Da sottolineare però, oltre a quella della Toffolatti, le buone prove di Fausto Cabra, poetico Arlecchino in bianco e nero, dei due “rusteghi” commercianti depressi Boldo e Todero di Paolo Pierobon e Leonardo De Colle, e delle rispettive mogli Giulia e Tonina, alle quali Valentina Picello e Marta Richeldi danno acidi e teneri accenti di gelosia e di mai sopita voglia di vivere.