dal: 13-02-2018 al: 28-02-2018
Terminato
Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Tel: 02 599951

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SCHEDA SPETTACOLO: HOLLYWOOD – COME NASCE UNA LEGGENDA

Stagione 2017-2018
Di Ron Hutchinson
Regia di adattamento e regia Virginia Acqua e un progetto artistico di Gianluca Ramazzotti
Cast Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Gigio Alberti e Paola Giannetti
Una produzione Andrea Bianco
Recensione di: Fabrizio Sebastian Caleffi Voto 0

Gigio Alberti il suo Oscar l’ha ottenuto con la band di Mediterraneo, il film del 1991. Il tenente La Rosa/Antonio Catania pure. Gianluca Ramazzotti con la sua prestazione in questo spettacolo merita anche lui la sua statuetta, o un Tony a B’way o una piastrella del Premio Hystrio 2018.

Palcoscenico stellare dunque al Parenti in febbraio per due ore di show biz backstage super show. Luogo dell’Azione: Hollywood. La fabbrica dei sogni ha avuto quattro evangelisti: Bud Schulberg con il suo romanzo Dove corri, Sammy?, Garson Kanin con Moviola, F.S. Fitzgerald con The last tycoon e Harold Robbins, del quale consiglio vivamente Gli eredi. Hanno narrato la grande epopea dei padri-padroni-padrini del Grande Cinema: Selzenick, per esempio, e suo suocero L.B. Meyer. Il genero di quest’ultimo è uno dei moschettieri di questo vero feuilleton teatrale irresistibile. Con lui (Catania) il regista ex autista Victor Fleming (uno strepitoso Alberti) e lo screenwriter Ben Hecht, il Mosè della sceneggiatura (un sorprendente Ramazzotti).

A loro disposizione, la segretaria del produttore (Paola Giannetti, virtual Oscar per la migliore non protagonista), intento a condurre in porto il peggior maggior successo della storia dei kolossal: Gone with the Wind. Produttore e regista devono raccontare il plot del polpettone (avvelenato) allo screenwriter che non l’ha letto. Questo lo spunto aneddotico colto al volo dal playwright nordirlandese Hutchison. Perfetto il ritmo impresso dai quattro attori alla pièce. Le battute si sprecano, le gag pure e gli interpreti non ne sprecano neppure una. Merito da attribuire naturalmente anche alla regia di Virginia Acqua.

Spettatori in delirio, per quanto possa delirare un pubblico milanese da pomeridiana. Così il teatro va col vento in poppa. Ma Hutchison non educa le masse come ha fatto Koltès dal palco sanremese? Francamente me ne infischio!