Note di presentazione

Mentre echi di barbarie e di guerre giungono da più parti della terra, la parola di questi due Pontefici si propone a noi laici come messaggio di alta provocazione morale e civile, come anelito verso un’inesauribile tensione utopica, come viatico per ritrovare, attraverso il dialogo fra culture diverse, l’uomo nella sua interezza, artefice e responsabile di una vita non da consumare ma da vivere. In un’epoca di profonda astenia ideale, parlare di pace e di non violenza ci è sembrato un dovere entusiasmante per chi fa del teatro uno strumento di crescita umana.