dal: 27-10-2015 al: 01-11-2015
Terminato
Via Filodrammatici, 1, 20121 Milano
Tel: 02 3672 7550
Orari:

lunedì/ CHIUSURA
martedì/ 21.00
mercoledì/ 19.30
giovedì/ 21.00
venerdì/ 19.30
sabato/ 21.00
domenica/ 16.00

 

Prezzi: 8 < 20 €

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SCHEDA SPETTACOLO: Scene D’interni dopo il disgregamento dell’Unione Europea

Stagione 2015-2016
Di Michele Santeramo
Regia di Michele Sinisi
Cast Elisa Benedetta Marinoni e Michele Sinisi
Una produzione Bottega Rosenguild, Pierfrancesco Pisani e Teatrino dei Fondi
Recensione di: Tommaso Chimenti Voto 5

Cominciamo con il dire che Michele Santeramo è una grande penna. Proseguiamo con il suggerirgli di scrivere meno, perché se è vero che nella quantità può albergare la qualità è anche indubbio che un po’ più di sedimentazione sarebbe ideale per far sbocciare completamente testi e messinscene. In quest’ultimo Scene d’interni dopo il disgregamento dell’Unione Europea si sente tutta l’influenza de La prossima stagione, pièce delicata e cruda.

Se lì il tempo è in progressione, dal 2015 al 2065, vivisezionando il futuro di una coppia in questo mondo che va alla deriva, in Scene d’interni partiamo zoomando nella vita di una coppia anziana, a cinquant’anni da oggi, immersa in un’ambientazione pinteriana, una cappa di oppressione politica che si appiccica come caramello e impedisce movimenti liberi e pensieri personali. Dal futuro torniamo al passato, cioè il nostro presente, per capire com’è stato possibile arrivare fino alle conseguenze apocalittiche che Santeramo ci presenta. Un separé-pensilina, smontabile e spostabile, compone la scena, povera ma efficace, e riesce con pochi movimenti a dare profondità e chiusura, ribalta e frontiera claustrofobica. Fondamentale è anche una lampada vecchio stampo, quasi torcia olimpica, che se ne sta lì indicando i tempi bui nei quali stanno vivendo i due protagonisti.

I temi emergono sempre lampanti, decisivi, urgenti: la famiglia, la coppia e questi figli che non sono nati. Se la prima parte, grazie anche a un Michele Sinisi di grande caratura, convince e suscita attesa, subito una frattura affievolisce la credibilità. Succede che Sinisi esce dalla scena, abbandona il personaggio e comunica alla platea il suo disaccordo con l’autore: sarà la stessa voce registrata di Santeramo a recitare il pezzo successivo. In audio, l’autore racconta di tesi d’economia spicciola e semplici argomentazioni da stampa facilona (la crisi della Grecia, l’euro) che non ci aiutano a capire, ci portano fuori strada, ci fanno scordare i destini dei due personaggi immersi nei loro problemi. Che forse sono anche i nostri.