dal: 28-03-2017 al: 09-04-2017
Terminato
Corso Buenos Aires, 33, 20124 Milano
Tel: 02 0066 0606
Orari:

Sala Shakespeare: MAR-SAB: 20:30 / DOM: 16:30
Sala Fassbinder*: MAR-SAB: 21:00 / DOM: 16:00
Sala Bausch: MAR-SAB: 19:30 / DOM: 15:30

*Sala soggetta a cambio d’orari.

 

 

Prezzi: 13,50 < 33 €

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SCHEDA SPETTACOLO: ROAD MOVIE

Stagione 2016-2017
Di Godfrey Hamilton
Regia di Sandro Mabellini
Cast Angelo Di Genio
Una produzione Teatro Dell’Elfo
Recensione di: Mario Bianchi Voto 3.5

Road Movie, il monologo di Godfrey Hamilton, rappresentato con successo negli Stati Uniti e in molti Paesi europei, ci proietta direttamente nell’America degli anni Novanta, raccontando i cinque giorni del viaggio attraverso il Paese, compiuto dal trentenne gay Joel hippie, a cui non è mai riuscito a esternare sino in fondo il suo amore. Joel attraversa un’America devastata dal senso di colpa per la guerra del Vietnam e dall’aids. È un’America materialista e repubblicana, in cui i valori fondamentali sono il denaro e il successo. Road Movie non è solo uno spettacolo sull’aids ma anche sul disagio della società americana di quegli anni, costellando il viaggio di Joe di incontri con una umanità dolente costretta a venire a patti con la lenta dissipazione delle relazioni più care. Lo spettacolo pone coraggiosamente in parallelo il Vietnam e l’aids per parlare di amore e perdita di affetti in un contesto e in una società che ha bisogno di nuove certezze. Una società che, come la nostra, ha smarrito la possibilità di ricordare gli orrori di una malattia che miete ancora migliaia di vittime. Solo in scena, Angelo Di Genio interpreta, anzi, vive con grande intensità, tutti i personaggi presenti nello spettacolo, dialogando al contempo con il violoncello e il pianoforte di Antony Kevin Montanari, su musiche originali di Daniele Rotella, che sottolineano gli umori e le atmosfere, rendendo fisico lo spazio dello spettacolo. Nel medesimo modo, la regia discreta ma sempre presente di Sandro Mabellini, pone un occhio di bue a seguire il protagonista per tutta la rappresentazione, indirizzando lo sguardo dello spettatore sull’azione, come se fosse lo sguardo voyeuristico di una telecamera, che spia nella vita di un uomo alla ricerca spasmodica di un amore che la vita crudelmente gli ha tolto.