dal: 13-03-2018 al: 18-03-2018
Terminato
Corso Buenos Aires, 33, 20124 Milano
Tel: 02 0066 0606
Orari:

Sala Shakespeare: MAR-SAB: 20:30 / DOM: 16:30
Sala Fassbinder*: MAR-SAB: 21:00 / DOM: 16:00
Sala Bausch: MAR-SAB: 19:30 / DOM: 15:30

*Sala soggetta a cambio d’orari.

 

 

Prezzi: 13,50 < 33 €

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SCHEDA SPETTACOLO: PPP – Ultimo inventario prima della liquidazione (hommage à Pier Paolo Pasolini)

Stagione 2017-2018
Di Ricci/Forte
Regia di Stefano Ricci
Cast Anna Gualdo, cast in via di definizione, Cécile Basset, Giuseppe Sartori e Liliana Laera
Una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, in coproduzione con Festival delle Colline Torinesi e Ricci/Forte
Voto 0

Note di presentazione

I romanzi di Pier Paolo Pasolini, un terreno civile disseminato da andirivieni, spiazzamenti continui, cadute e riprese tematiche, la discussione di un lavoro che trova l’unità nel suo farsi, nei risentimenti di un IO spavaldo e insieme turbato.

PPP, Ultimo inventario prima della liquidazione (hommage à Pier Paolo Pasolini) – scritto da Ricci/Forte – è uno spettacolo che vuole smascherare la società attraverso lo sguardo visionario e critico di un ensemble che da sempre si interroga sulle metamorfosi del presente. È precisamente l’essenza parziale, tronca, delle opere letterarie di Pasolini ad attrarre per il suo spirito profetico. Una scrittura allucinata per combattere l’edonismo imperante; un disordine che racconta la voglia di vita; l’esplosione del bisogno di valori, nascosti sotto la frantumazione della morale; la tensione kantiana dei dettagli di un corpo che si fa simbolo universale. Un appuntamento artistico, un impegno per ricci/forte, in questo attuale medioevo culturale, inderogabile.
Ed è proprio in questo non finito michelangiolesco che sta il cuore di un tempo, il nostro, così turbato e letargico, pronto a cambiare direzione in un panorama privo di ideali.

Uno sguardo non lineare, privo di fiction letteraria, attraverso la composizione di un cast internazionale di performer, proverà a restituire il bisogno di etica che lo scrittore denunciava da quelle pagine congedate.