dal: 24-11-2016 al: 11-12-2016
Terminato
Via Alessandro Manzoni, 42, 20121 Milano
Tel: 02 763 6901
Orari:

Martedì – sabato: ore 20.45
Domenica: ore 15.30

Prezzi: 20 < 34 €

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SCHEDA SPETTACOLO: NUDI E CRUDI

Stagione 2016-2017
Di Alan Bennett
Regia di Serena Sinigaglia
Cast Maria Amelia Monti, Nicola Sorrenti e Paolo Calabresi
Una produzione Artisti associati Udine
Recensione di: Roberto Canziani Voto 3.5

«Ci hanno rapinati» esclama la signora Ransome, scoprendo l’appartamento vuoto. «Svaligiati» corregge il marito. «Si rapinano le banche. Le case si svaligiano ». Il signor Ransome la sa lunga. È un avvocato. Inglese. Nudi e crudi. Così si ritrovano i signori Ransome in un racconto del 1996 di Alan Bennett. O meglio, solo con i vestiti che hanno addosso (il titolo originale è The Clothes They Stood Up In).
Tornano da una serata a teatro, dove hanno assistito a Così fan tutte, e trovano l’appartamento spoglio. I ladri si sono portati via tutto. Proprio tutto. Anche le prese elettriche e la carta igienica. Che fare? Abbattersi, piangere sullo stereo rubato, attaccarsi al telefono per avvisare assicurazione e polizia? Oppure accorgersi, appena passato lo shock, che quei ladri provvidenziali potrebbero dare una svolta alla vita, francamente noiosa e convenzionale, del signor e della signora Ransome? Va lasciato al lettore il piacere di arrivare fino in fondo alle 90 veloci pagine del libro. Agli spettatori teatrali invece si consiglia vivamente la nuova versione italiana di Nudi e crudi. La locandina è già una garanzia. Traduzione e adattamento di Edoardo Erba, regia di Serena Sinigaglia, e due ore di spettacolo che sono divertimento assicurato, luminoso, mai banale, british ma raccomandabile anche a chi è abituato ai comici italiani. Non è un testo comico, questo di Bennett, è alto umorismo. Cucite quasi addosso, nude e crude appunto, le parti dei due protagonisti. Incarnata da Maria Amelia Monti, Mrs Ransome è una donnina middle class, mentalità aperta e vita schiacciata dal marito, l’avvocato Ransome, di Paolo Calabresi, che ha la stoffa dei conservatori avari di sé e dei propri affetti. Lei arieggia certe donne inventate da Franca Valeri. Lui ricorda i borghesi piccoli piccoli di Aroldo Tieri. Le antiche punture di spillo di coppia di Paolo Stoppa e Rina Morelli sono un’eco che resta nell’aria, almeno per quelli che hanno superato la cinquantina. Il giovane e duttile Nicola Sorrenti fa la spola tra i due coniugi, impegnato negli altri personaggi che il racconto comporta. Allestimento essenziale, con sorprese che non si dimenticano. Un flusso di battute, freddure, risate. E tanto Mozart nelle orecchie. Delizioso.