dal: 22-11-2016 al: 04-12-2016
Terminato
Corso Magenta, 24, 20123, Milano
Tel: 02 8645 4546
Orari:

(salvo diversa indicazione)
Sala Teatro Litta
lunedì riposo
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato ore 20:30
domenica ore 16:30

 

Prezzi: 10 < 21 €

Calcola percorso

SCHEDA SPETTACOLO: NOVE

Stagione 2016-2017
Di Edoardo Erba
Regia di regia Mauro Avogadro
Cast Claudia Crisafio e Massimiliano Franciosa
Una produzione Compagnia Umberto Orsini
Recensione di: Alessandro Toppi Voto 3

Un riquadro di velari che fa da scatola scenica, lasciando libero il centro per la visione diretta e che, nel tempo dello spettacolo, si rivela una cornice in cui incastonare brevi ritratti teatrali: Nove, l’indicazione numerica costituisce il titolo, è infatti una partitura di microdrammaturgie poste in sequenza con cui Edoardo Erba tenta di narrare una varia e disarticolata quotidianità umana.Dalla (re)visione della storica Italia Germania 4-3, di cui muta il risultato, alla donna che reagisce al male epidermico concedendosi un giro in decapottabile, passando per la metateatralità della recita di un catalogo Ikea, il paradosso onirico di due spettri che vogliono il ritorno in vita, il realismo affaristico di un fabbricante di mine anti-bambino a forma di farfalla: c’è il sogno e la cattiveria, la ribellione personale e la fragilità dei rapporti di genere, la sopraffazione (sentimentale e lavorativa), l’amicizia, il dispiacere malinconico in quest’offerta di commedie brevi e finite, cromaticamente vivaci, dai tempi accelerati, che producono una sorta di vaudeville surreale e amaro. E tuttavia, come spesso capita per le raccolte di racconti, si nota presto uno scarto qualitativo tra gli episodi mentre, a finale giunto, è facile registrare l ’uso di uno schema compositivo (inizio, svolgimento neutro e aperto, prefinale plausibile, finale effettivo che punta sull’empatia o la sorpresa) che tende a ripetersi, di volta in volta. Nove lascia dubbi sul piano drammaturgico, dunque, simile com’è a un esercizio di stile che si rivela fine a se stesso; invece risulta interessante per l’abilità registica di Mauro Avogadro, bravo nel lavorare di montaggio, non potendo esercitare l’approfondimento di eventi e personaggi. Buona, infine, la performance trasformistico attorale di Massimiliano Franciosa e Claudia Crisafio, capaci di compiere anche a vista il gioco vorticoso dell’entra- esci dal ruolo. Da Pop Art fumettistica o paratelevisiva le proiezioni di Ginevra Napoleoni.