dal: 21-03-2017 al: 02-04-2017
Terminato
Largo Greppi, 1, Milano
Tel: 848 800 304
Orari:

Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.

Prezzi: 12 < 32 €

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SCHEDA SPETTACOLO: NON TI PAGO

Stagione 2016-2017
Di Eduardo De Filippo
Regia di Luca De Filippo
Cast Andrea Cioffi, Carmen Annibale, Carolina Rosi, Federica Altamura, Gianfelice Imparato, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti e Viola Forestiero
Una produzione Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
Recensione di: Giulio Baffi Voto 3

Quando, nel 1940, Eduardo De Filippo mise in scena Non ti pago! il pubblico si divertì.
Ha continuato poi a divertirsi per questo suo gioco dispettoso.
Ha continuato a farlo anche con il figlio Luca De Filippo, che ne ha adottato la regia, firmando la sua ultima interpretazione al Teatro Regio di Napoli all’inizio del 2016: da quel palcoscenico infatti è sceso dolorante, quasi chiedendo scusa, per non risalirvi mai più.
Il suo lavoro, affidato a Gianfelice Imparato, continuerà con i suoi attori, Massimo De Matteo con i suoi buffi percorsi malandati, Nicola Di Pinto con il suo ostinato e sciocco Aglietiello, Giovanni Allocca avvocato ridicolo e repellente, con quel suo irrompere divertente e insicuro, e Carolina Rosi incattivita per prepotenti antagonismi domestici, e Federica Altamura, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Andrea Cioffi, Viola Forestiero, Paola Fulciniti, a fare squadra vincente in sapiente concertato di fedeltà all’idea del loro Capocomico.
Di Non ti pago! il figlio di Eduardo aveva una sua idea originale, pur sempre nel rispetto della tradizione familiare di cui era custode. E ha messo così in scena un campionario di mostruose presenze inquietanti, coscienze imperfette mascherate dalle risate.
Possibile oggi fermarsi a quel gioco? Luca De Filippo è andato  oltre, disegnando, con la complicità entusiasta dei suoi bravi attori, un campionario incattivito di piccole e grandi mostruosità, tic e ossessioni. Che fanno ridere ma lasciano spazi inquieti. E bene sembrano averlo compreso gli attori.
Spettacolo tra i più noti della prima drammaturgia eduardiana Non ti pago! porta in palcoscenico uno dei tanti microcosmi familiari in cui Eduardo faceva convivere tenerezza e rabbiose prepotenze, illusioni e delusioni, speranze e sconfitte. Intorno a uno dei motori della quotidianità napoletana: l’attesa del sogno da interpretare per tentare l’agognata “quaterna”. «Non ti pago!» grida l’invidioso rubando il biglietto vincente dando il via al gran gioco di maledizioni, sventure, ripicche. In una guerra senza fine che tutto travolge nel fragile equilibrio della famiglia Quagliarulo. Salvo poi a ricomporsi, perché tutto finisca bene.