Note di presentazione

Un’ammissione, una confessione. Uno scontro con se stesse, la persona, i limiti, il ruolo materno, i modelli e le proprie aspettative. Monologo della buona madre di e con Lea Barletti inizia con una donna seduta in platea tra il pubblico che dichiara di volersene andare. Ma la vita, con tutte le sue sfumature, non glielo permette perché è proprio nelle contraddizioni, nel dialogo e confronto con gli altri che il senso delle cose emerge. E tutto prende forma.

Perché non c’è mondo se non quello che si crea nel discorso tra simili, e il teatro è questo discorso, come bene avevano capito i greci. Il mondo, la vita, è quello che succede tra le persone mentre si parlano: quello che succede tra l’attore e lo spettatore. Il mondo è qui, è adesso, è il teatro.