dal: 10-05-2018 al: 11-05-2018
Terminato
Via Gian Antonio Boltraffio, 21, 20159 Milano
Tel: 02 6901 5733
Orari:

Martedì-mercoledì-giovedì-venerdi-sabato ore 20.30
Domenica ore 16.00
Domeniche di giugno ore 17.00

Prezzi: 9,50 < 20 €

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SCHEDA SPETTACOLO: MADAMA BOVARY

Stagione 2017-2018
Di liberamente ispirato a "Madame Bovary" di Gustave Flaubert
Regia di Marco Bianchini e Massimo Betti Merlin
Cast Lorena Senestro
Una produzione con il sostegno di Regione Piemonte e Teatro della Caduta
Recensione di: Laura Bevione Voto 0

Non madame ma “madama”, il termine con il quale il dialetto piemontese appella, con soffusa ironia, le signore della medio-alta borghesia. Lorena Senestro, attrice e autrice, ridipinge con il proprio personalissimo stile il ritratto del personaggio creato da Gustave Flaubert. Un monologo – finalista del Premio Scenario – che trasporta l’inquieta Emma nella sonnacchiosa provincia torinese, scalfita soltanto dalle turbolenze risorgimentali e ognora intenta a non offendere le convenzioni sociali. Un microcosmo prediletto da Guido Gozzano, cui infatti Lorena Senestro “ruba” non pochi versi e suggestioni, tanto da tramutare la sua Emma in un’amica di Nonna Speranza appena risvegliatasi dai sogni dell’adolescenza. Le parole di Flaubert si mescolano, dunque, a quelle del poeta delle “buone cose di pessimo gusto” – ma anche a brani tratti da Cesare Pavese – alternando l’italiano al piemontese e moltiplicando i punti di vista.

L’attrice entra ed esce costantemente dal personaggio, facendo scivolare frustrazioni e recriminazioni di Emma nei commenti acidi di altre “madame”, queste tutt’altro che insoddisfatte ovvero insicure. Indossando un abito bianco quasi nuziale, sul palcoscenico spoglio, l’interprete incarna sentimenti e pensieri, illusioni e pregiudizi che ancora oggi percorrono le nostre esistenze.

Passione e insensibilita, ingenuita e spregiudicatezza, passivita e irrequietezza: dicotomie che contrappongono Emma alle altre placide madame, la citta alla provincia, e che non possono che generare lutti. Ma senza tragedie: Lorena Senestro, autrice e attrice intelligente e acuta, evita il melodramma e la retorica e opta per quell’ironia, certo velata da consapevole e nostalgica malinconia, che l’amato Gozzano scelse quale arma per affrontare l’insanabile inospitalita del nostro mondo.