dal: 27-10-2017 al: 28-10-2017
Terminato
Stazione di Porta Vittoria - Viale Molise, Milano
Tel: +39 340 47 63 017
Orari:

dal lunedì al sabato: ore 20.45
domenica: ore 16.30

martedì 1°maggio: ore 18.00

Prezzi: 15€ (comprensivo di tessera evento Artepassante + un piatto e un bicchiere di vino o birra) | per prenotazioni: organizzazione@ladualband.com €

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SCHEDA SPETTACOLO: L’IDIOTA

Stagione 2017-2018
Di Corrado Accordino e dal romanzo "l'idiota" di Feodor Dostoevskij
Regia di Corrado Accordino
Cast Corrado Accordino
Una produzione La danza immobile
Recensione di: Pierachille Dolfini Voto 3

Non è sicuramente impresa facile compiersi il tentativo di portare sul palcoscenico capolavori della letteratura. Il passaggio dalla prosa al dialogo teatrale richiede un’abilità drammaturgia che in Italia, a parte rari casi, sembra difettare.
La via del monologo potrebbe cercare di ovviare a tale mancanza. Deve averla pensata cosi Corrado Accordino, non nuovo a sfide di questo tipo, accingendosi a trasportare sul palcoscenico l’idiota, romanzo che Feodor Dostoevskij diede alle stampe nel 1868.
In un’ora di spettacolo Accordino sceglie di concentrare la sua attenzione sulla “preistoria del romanzo”: una sorta di monologo interiore nel quale il Principe Myskin racconta la storia di Marie, una ragazza turbercolotica, sedotta da un commesso viaggiatore e perseguitata dalla malvagità delle a gente del villaggio. Myskin, inizialmente solo spettatore del dramma, diventerà il protagonista del riscatto di Marie. Un riscatto che Dostoevskij ha tutta la forza prorompente della redenzione salvifica portata sulla terra da Gesù Cristo.
Nella riduzione di Accordino, però, questo aspetto, sembra passare in secondo piano: la scrittura lucida del russo, la sua parola poetica capace di raccontare con disarmante immediatezza un’umanità sofferente, sempre al limite, non colpevole, ma solo infelice, fatica a bucare la quarta parete, rimanendo un pò impigliata nelle pur buone intenzioni dell’interprete drammaturgo.Lo spettacolo di Accordino, comunque, funziona e ha un buon successo di pubblico, non cos’altro per la curiosità che suscita nello spettatore di andare a riprendersi la pagina di Dostoevskij.

La recensione è tratta dal n.1 -gennaio | marzo 2002 – di Hystrio