dal: 17-02-2018 al: 18-02-2018
Terminato
Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano
Tel: 02 72434258
Orari:

giovedì-mercoledì-venerdì-sabato ore 20:00

domenica ore 16:00

Prezzi: € 22-11 + prevendita €

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SCHEDA SPETTACOLO: HEARING

Stagione 2017-2018
Di Amir Reza Koohestani
Regia di Amir Reza Koohestani
Cast Ainaz Azarhoush e Mona Ahmadi
Una produzione Mehr Theatre Group e altri 3 partner internazionali
Recensione di: Michele Pascarella Voto 0

Punto di partenza: una notte in un collegio femminile di Teheran dove una ragazza sente, o crede di aver sentito, una voce maschile provenire dalla stanza di una compagna. La cosa, va da sé, è vietatissima: l’ipotetica colpevole viene denunciata. La drammaturgia testuale del lavoro, ispirato al film Homework del connazionale Abbas Kiarostami, non riduce la complessità del contesto socio-politico di cui tratta: sarebbe stato rassicurante, perché corrispondente al cliché occidentale, raccontare di estremisti islamici che perseguitano giovani ragazze indifese per qualcosa che non hanno fatto. Lo spietato, ottuso interrogatorio su cui è incentrato Hearing, al contrario, non è portato avanti da qualche fondamentalista barbuto, ma – semplicemente e terribilmente – da una «normale» studentessa, solo un po’ più matura delle altre, condizione che sposta la vicenda da un piano singolare a uno più universale (e politico): non è
solo in «Paesi come quelli» che ci si può trovare a dover provare che non si sta mentendo a qualcuno che non vuole ascoltare. Pare inoltre efficace la scelta di rendere «linguisticamente» l’assurdità di quel labirinto kafkiano attraverso la reiterazione di alcune sezioni di testo. Purtroppo il progetto perde forza nell’austera, lentissima messa in scena: luci bianche fisse,poca musica, attrici quasi sempre immobili che recitano un testo-fiume con intenti pseudo-naturalistici.

L’inquisitrice è seduta nelle prime file della platea (noi siamo lei, è chiaro), a dialogare con le inquisite sul palco; una telecamera riprende un’attrice nel foyer del teatro in cui ci troviamo (noi siamo lei, abbiamo capito): ingenuità che dif ficilmente collimano con il credito internazionale di cui
Koohestani gode. L’effetto complessivo è una grande noia, che dispiace.