dal: 22-11-2018 al: 25-11-2018
Terminato
Largo Greppi, 1, Milano
Tel: 848 800 304
Orari:

Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.

Prezzi: 12 < 32 €

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SCHEDA SPETTACOLO: CONCERTO PER AMLETO

Stagione 2018 -2019
Di con la consulenza musicale di Rino Marrone, da "La tragedia di Amleto, drammaturgia Fabrizio Gifuni e Principe di Danimarca" di William Shakespeare
Regia di direttore musicale Rino Marrone
Cast Fabrizio Gifuni
Una produzione le vie dei festival in collaborazione con Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e Piccolo Teatro di Milano–Teatro d'Europa
Recensione di: Giusi Zippo Voto 0

Amleto, un testo paradigmatico attraverso cui si può rileggere tutta la cultura occidentale. Un testo con cui ogni attore aspira a cimentarsi. Un testo che si presta a mille letture, e che non smette mai di esercitare il suo fascino estremo. Fabrizio Gifuni reinterpreta il dramma del Principe di Danimarca con Concerto per Amleto, uno spettacolo nato dalla collaborazione con Rino Marrone, e l’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Al Piccolo Teatro, l’attore sarà accompagnato da l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Uno spettacolo in cui le battute del dramma si alternano, si amalgamano, si sovrappongono ai movimenti delle 2 Suite che Dmitrij Šostakovič scrisse, la prima nel 1932 per un Amleto teatrale diretto da Nikolai Akimov, e la seconda per le musiche del film Hamlet di Grigori Akimov, del 1964, che si avvalse della prestigiosa sceneggiatura di Boris Pasternak. Nello spettacolo di Gifuni la musica diventa un unicum con le parole, diventando sceneggiatura sonora dal forte impatto emotivo. Paesaggi sonori di dipanano e accompagnano il bravissimo attore romano in un viaggio affascinante alla scoperta di nuove letture possibili del protagonista del dramma shakespeariano, un personaggio così assoluto da riuscire a riassumere gli archetipi della letteratura di tutti i tempi. Gifuni, con sapienti doti da mattatore, riduce il dramma a una voce sola. Per poco più di sessanta minuti fa sì che parti del dramma dialoghino con la musica, o si pongano in maniera dissonante. Le parole scorrono incisive, scegliendo un taglio preciso. La chiave di lettura con cui la sua riduzione dell’Amleto si svela è quella del gioco, nella sua accezione più ampia e più seria, come lo è per i bambini, attraverso cui Amleto svela i meccanismi del potere del palazzo. Un gioco doloroso che porta alla verità e segna il tragico epilogo del dramma. Lo fa accostando alle battute del Bardo un frammento di Eraclito: «Il tempo è un bimbo che gioca, con le tessere di una scacchiera: di un bimbo è il regno». Così la tragedia di Amleto, la tragedia della conoscenza, diventa più intima e più vera: un dramma con cui confrontarsi