dal: 25-01-2018 al: 28-01-2018
Terminato
Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano
Tel: 02 72434258
Orari:

giovedì-mercoledì-venerdì-sabato ore 20:00

domenica ore 16:00

Prezzi: € 22-11 + prevendita €

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SCHEDA SPETTACOLO: BIRDIE

Stagione 2017-2018
Di Àlex Serrano, Ferran Dordal e Pau Palacios
Cast Alberto Barberá, Àlex Serrano, Pau Palacios e voce: Simone Milsdochter
Una produzione Agrupación Señor Serrano
Recensione di: Roberto Canziani Voto 0

Francamente, mi riesce difficile capire come Agrupación Señor Serrano, lo scorso anno, sia entrata nell’albo dei Leoni d’Argento della Biennale Teatro. Non che io consideri i modellini in scala, gli orsacchiotti gommosi, i playmobil semplici divertimenti per bambini. Anzi, su una strumentazione infantile, attorno agli anni Ottanta, è nato un bel filone teatrale. Però erano gli anni Ottanta. E non mi dispiace neppure l’invasione delle telecamerine a teatro. Se si decide di appartenere al teatro di gura, le cam mobili sono un mezzo utile per dare una dimensione macro al microscopico mondo della modellistica. C’era Giacomo Verde, sempre negli anni Ottanta, che le sapeva manovrare benissimo. E un memorabile festival, a Parma, Micro Macro, riusciva sempre a strapparmi sorrisi con le sue inaspettate tentazioni ludiche. Avrà poi avuto buone ragioni, Àlex Rigola, il regista di Barcellona e direttore, tra il 2011 e il 2016, della Biennale Teatro di Venezia, nel voler premiare la Agrupación, che è nata e cresciuta a Barcellona: motivazioni, non solo l’affinità del concittadino. Quello che non mi torna, negli spettacoli di Agrupación che mi è capitato di vedere, nelle immagini che trovo in rete, nelle note di regia e nelle presentazioni che accompagnano i loro spettacoli, è la superficialità con la quale, su questa dimensione ludica, Àlex Serrano e i suoi compagni d’avventura applicano temi che, forse, un breve ragionamento in più, non solo una vaga evocazione, meriterebbero. Birdie, il loro ultimo lavoro, vorrebbe dire qualcosa su migrazioni (che sono un bel tema), sulle enclave extraterritoriali (quella di Melilla in Marocco), su movimentazioni di capitali (che sono una bella rogna del turbo capitalismo contemporaneo), ma lo fa appunto “giocando”, con citazioni da Gli uccelli di Hitchcock, con pupazzetti ingigantiti da telecamere, con due enormi ventilatori industriali che “muovono l’aria”. E non sono sicuro che riescano anche a muovere le idee.