dal: 01-12-2017 al: 03-12-2017
Terminato
Largo Corsia dei Servi, 4 Milano
Tel: 3482656879
Orari:

ORARIO SPETTACOLI
Venerdì ore 20.30
Sabato ore 19.30
Domenica ore 16.30

ORARI DI BIGLIETTERIA (nei giorni di spettacolo):
venerdì 18.00-20.30 / sabato 17.00-19.30 / domenica 14.30-16.30

Per prenotazioni
mail a biglietteria@incamminati.it
Numero di Tel. 3482656879

I biglietti prenotati e non ancora pagati devono essere ritirati entro mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Prezzi: Intero 12,00 euro | Ridotto 7,00 euro (under 35, over 65, convenzionati e studenti di teatro) €

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SCHEDA SPETTACOLO: Terra Matta (1843-1968)

Stagione 2017-2018
Di dall'opera letteraria “Terra Matta” di Vincenzo Rabito - Giulio EINAUDI Editore
Regia di Stefano Panzeri
Cast Arianna Di Stefano
Una produzione Teatro del Buratto
Voto 0

Note di presentazione

Terra Matta è lo spettacolo teatrale diretto e interpretato da Stefano Panzeri, tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Rabito, edito da Giulio Einaudi Editore. Questa è la terza ed ultima parte del racconto, che arriva alla fine degli anni sessanta.

Panzeri è rimasto affascinato dal libro, che l’autore ha scritto in sette anni, dal 1968 al 1975 utilizzando una macchina da scrivere. Nessuna interlinea, punti e virgole che separano le parole, un linguaggio dialettale proveniente dal profondo sud, compongono un romanzo di 1027 parole.

Dalle parole del regista: “Terra Matta, affascina chiunque abbia la pazienza di resistere allo shock del lessico e della grammatica strana, all’inizio quasi incomprensibile; coinvolge come un diario personale e al contempo come un grande documentario, restituendo la sensazione di vivere il “dietro le quinte“ di avvenimenti che segnano con la loro importanza la nostra storia. Vincenzo non solo ti cattura con la bellezza della sua storia, ma arriva a sfidarti con le sue parole e la sua “presenza”, con una lingua a volte, almeno per un lombardo-veneto come me, che diventa gramelot, e con racconti straordinariamente avvincenti in cui si ride e ci si commuove; Vincenzo ti regala immagini vive e già teatrali sulla carta e ti mostra, con franca saggezza popolare, l’essenza dell’italiano, il suo rapporto con lo Stato e con il bene comune, quel misto di eroismo e menefreghismo che ci contraddistingue spesso ancora come popolo.”