dal: 17-11-2017 al: 06-01-2018
Terminato
Piazza San Babila3 , 20121 Milano
Tel: 02 7600 0086
Orari:

Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato 20:45
Domenica 15:30

Prezzi: 30 < 60 €

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SCHEDA SPETTACOLO: SPAMALOT

Stagione 2017-2018
Di testo e liriche di Eric Idle
Regia di Claudio Insegno
Cast Andrea Spina, Elio, Filippo Musenga, Giuseppe Orsillo, Luigi Fiorenti, Pamela Lacerenza, Thomas Santu e Umberto Noto
Recensione di: Sandro Avanzo Voto 4.5

Nato dal genio anglosassone dei Monty Python, Spamalot è stato traghettato nella nostra lingua con (splendidi) interpreti tutti italiani, senza perdere un’oncia dell’originaria forza comica. Merito in primo luogo dello straordinario lavoro di adattamento di Rocco Tanica che ha saputo restituire e indicare la precisione del ritmo del flusso ininterrotto delle trovate demenziali, esaltando e sottolineando l’incongruità del momento in cui vengono proposte, traducendo altresì i paradossi delle canzoni e riplasmandone il senso, con uno stile autenticamente “diverso”.

Diverso anche l’atteggiamento delle star. Elio ha ben inteso la posizione del suo ruolo di Artù «King-of-the-Britains» nell’economia del lavoro: un passo sotto tono senza porsi in primo piano per svettare sul resto del cast e far capire al pubblico i propri talenti comici e canori, tanto più evidenti quando messi a disposizione dei suoi compagni di scena. E analogamente Pamela Lacerenza ha capito che la sua Dama del Lago sarebbe risultata tanto più efficace quanto più avesse fatto ricorso ai modi espressivi della caratterista comica senza volutamente ostentare la sua variegatissima voce (comunque da brividi!).

Diversa la regia. Claudio Insegno firma qui il suo lavoro più maturo e personale, perseguendo un’idea di ritmo scenico che possa diventare al tempo stesso forma e contenuto degli accadimenti. Un esempio? La mission impossible dei numeri coreografici che riesce a mantenere sull’identica temperatura comica delle scene in prosa (se il termine “prosa” si può applicare a questa geniale accozzaglia di mancate punch line e slapstick). Diversa la composizione del cast. La realtà teatrale italiana usa spesso il lavoro di casting più a scopo pubblicitario che non artistico, ma qui non è evidentemente stato così, tanto che tutti coloro che partecipano alla scena meriterebbero una specifica citazione, da Giuseppe Orsillo e Andrea Spina all’ultimo componente dell’Ensemble, perché è il loro contributo collettivo che regala allo spettacolo quell’unità e quell’energia che lo fanno un prodotto tanto raro per i nostri standard. Se proprio si volesse trovare un neo, tra tanta magnificenza, si potrebbe citare talora una certa povertà scenografica, ma è un particolare del tutto trascurabile in uno spettacolo tanto divertente, intelligente e del tutto imprevedibile.