dal: 27-10-2017 al: 28-10-2017
Terminato
Via Gian Antonio Boltraffio, 21, 20159 Milano
Tel: 02 6901 5733
Orari:

Martedì-mercoledì-giovedì-venerdi-sabato ore 20.30
Domenica ore 16.00
Domeniche di giugno ore 17.00

Prezzi: 9,50 < 20 €

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SCHEDA SPETTACOLO: PHOEBUSKARTELL

Stagione 2017-2018
Di Michele Segreto
Regia di assistente alla regia Ettore Oldi e Michele Segreto
Cast Gabriele Genovese, Giancarlo Latina, Marco Rizzo, Matteo Vignati, Michele Mariniello e Pavel Zelinskiy
Una produzione Il Servo Muto/ Teatro
Voto 0

Note di presentazione

PhoebusKartell rappresenta il primo caso documentato di obsolescenza programmata: nel dicembre del 1924 i principali produttori di lampadine europei si riuniscono a Ginevra per far fronte alla situazione critica del mercato: i progressi tecnologici hanno portato in tutto il mondo le lampadine a una vita utile di circa 2500 ore, riducendo i profitti degli industriali. Per questo motivo nasce un vero e proprio cartello economico (PhoebusKartell appunto), che stabilisce zone d’influenza (principalmente su territorio nazionale) e che impone ai produttori di ridurre la vita delle lampadine a 1000 ore così da poter assicurare la vendita di quantità maggiori di prodotto.  Lo spettacolo ripresenta gli eventi rileggendoli in chiave grottesca, alternando volutamente momenti storicamente connotati a sequenze di dichiarata finzione, sfruttando la base storica per evidenziare le dinamiche sociali, politiche e del mercato di allora ed evidenziare allo stesso tempo la relazione con il sistema economico odierno, nuovamente in crisi perché fondata su un’errata previsione di produzione e distribuzione del consumo.

PhoebusKartell prende le mosse proprio dall’incontro dei grandi capitalisti dell’incandescenza, presentandoceli secondo l’iconografia del tempo: grassi, sudati, ansimanti, che divorano e ingoiano sistematicamente tutto ciò su cui possono mettere mano. Come può scardinarsi una simile situazione? Che futuro si delinea per l’umanità in un simile sistema di valori? Come reagiranno i capitalisti di fronte al brevetto di una lampadina dalla durata di 100.000 ore? E gli operai? Il risultato è uno spettacolo dalle tinte brechtiane che mescola realtà e finzione per stimolare con la satira una riflessione sull’economia di ieri e di oggi.