dal: 01-02-2017 al: 01-02-2017
Terminato
Via Alessandro Manzoni, 42, 20121 Milano
Tel: 02 763 6901
Orari:

Martedì – sabato: ore 20.45
Domenica: ore 15.30

Prezzi: 20 < 34 €

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SCHEDA SPETTACOLO: Perchè non parli?

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Stagione 2016-2017
Di Paolo Cevoli
Regia di Daniele Sala
Cast Paolo Cevoli
Una produzione Diverto
Recensione di: Albarosa Camaldo Voto 3

Paolo Cevoli cabarettista di successo, grazie a Zelig e ad alcune sue caratterizzazioni che lo hanno reso celebre come Palmiro Cangini, Assessore del comune di Roncofritto e l’imprenditore Teddi Casadey, da tempo si è rimesso in gioco come autore di spettacoli originali. Cevoli si dedica a commedie/monologo di ambientazione storica, con la regia di Daniele Sala e, dopo La Penultima Cena e Il Sosia di Lui.
In Perché non parli? unisce momenti di divertimento puro ad altri più malinconici raccontando la vita di un orfanello, Cencio, cresciuto in un convento a Bologna, poi garzone-apprendista di Michelangelo, e appassionato teatrante in una compagnia di guitti.
Attraverso le rocambolesche fasi della vita del suo personaggio,Cevoli, con abilità e immediatezza, fa rivivere tanti personaggi, dai frati, agli attori, alla gente comune che incontra e ripercorre piccoli episodi della vita del Rinascimento così da comporne un vivace affresco. Con garbata ironia evidenzia alcuni aspetti inconsueti delle vicende bibliche: l’attacco di Davide a Golia, la vita serena di Adamo senza Eva, la creazione di un Adamo mancino proprio come Cencio che, invece, fin da bambino veniva costretto a non usare la mano sinistra perché, come da tradizione, era considerata la mano del diavolo. Michelangelo non appare mai in scena, ma incombe con la sua genialità, illustrata dai riferimenti di Cencio-Cevoli, vengono commentate alcune opere d’arte, come il possente David rispetto a quello minuto della tradizione pittorica e scultorea, il Giudizio universale. Con il suo accento tipicamente romagnolo, Cevoli spazia da un racconto a un altro in un susseguirsi di storie, colorate da lazzi e battute, animando i numerosi personaggi; ora è Davide che sfida Golia, ora è Cencio al cospetto di Michelangelo che gli intima di preparare i colori, ora è il frate che lo ha cresciuto nel convento degli orfani, suscitando così l’entusiasmo di un pubblico che lo riconosce prevalentemente come personaggio televisivo ma che lo riscopre anche in teatro.