dal: 13-02-2018 al: 17-02-2018
Terminato
via Savona, 10, 20144, Milano
Tel: 02 8323126
Orari:

Lunedì-Sabato: ore 21.00
Domenica: ore 16:00

Prezzi: 10 < 21 €

Calcola percorso

SCHEDA SPETTACOLO: MARIA SOTTERRATA. LA TERRA TREMA LA VOLONTÀ NO

Stagione 2017-2018
Di Davide Lo Schiavo
Regia di Valentina Malcotti
Cast Sara Valeria Costantin
Una produzione CHRONOS3 e Uno spettacolo realizzato con il contributo del Comune di Gemona del Friuli e in collaborazione con LAB Laboratorio Internazionale della Comunicazione
Voto 0

Note di presentazione

Maria Sotterrata, la Terra Trema la volontà no ha come protagonista Maria Fantìn (Sara Valeria Costantin), una giovane abitante di Gemona, città del Friuli Venezia Giulia, che sogna di poter diventare una sarta e un giorno lavorare a Parigi. Il terremoto che colpisce la città, lo spavento e la paura, portano la giovane a cambiare strada e fare una scelta diversa. Il tutto in compagnia della Nostra Signora Morte.

Davide Lo Schiavo e Valentina Malcotti hanno lavorato alla realizzazione dello spettacolo costruendolo dalle testimonianze dirette degli abitanti del paese di Gemona, colpito dal tragico evento. Ore di video interviste, hanno prodotto una traccia su cui i due giovani artisti hanno costruito la storia di Maria Fantìn. Lo spettacolo è stato presentato in anteprima nel 2016, quarantesimo anno dal terremoto che colpì non solo Gemona, ma anche i vari paesi intorno.

NOTE DI REGIA

Con questo progetto non intendiamo celebrare esclusivamente l’anniversario del terremoto, bensì partire da un fatto che ha costituito uno stravolgimento nella struttura sociale ed economica del Friuli per fare un discorso più ampio sul significato di dover affrontare un cambiamento radicale nella propria esistenza. Vorremmo dare vita ad un personaggio che si trovi in una situazione di limite e di pericolo, una situazione causata da circostanze al di sopra della sua volontà. Siamo di fronte ad una calamità naturale, ad un terremoto: il ribaltamento di una vita, di una famiglia, di una comunità. Il titolo dello spettacolo è “Maria sotterrata”, la nostra protagonista è una ragazza 25 anni: Maria si trova nel nulla, non ha più una direzione. Sola in scena, con i suoi ricordi e le sue visioni, sotterrata sotto le macerie. Che cosa sono davvero queste macerie? Sono realmente i sassi e le travi della casa entro cui ha sempre vissuto, ma vogliono essere anche, metaforicamente, le costrizioni morali e le paure che le impediscono di accorgersi di quale sia veramente il suo bisogno. Maria temporeggia, rimanda le sue scelte, non si assume una responsabilità. Ma ad un certo punto si trova a dover affrontare un drastico cambiamento.
Chi è Maria prima del terremoto? Nessuno, forse. Maria vive con in fratelli, ma non ha un mestiere avviato. Maria è benvoluta, eppure si sente poco importante. Maria ha un grosso sogno, eppure è inchiodata nella sua piccola provincia. Ha un lavoro, uno stipendio, ma non ha idea di che specifica direzione prendere per raggiungere ciò che vuole, rimane in uno stato di attesa, ben lontana dalla
propria felicità e realizzazione. Chi di noi non si è mai sentito così almeno una volta? La scossa devastante di un terremoto (che per noi è l’evento scatenante della storia) le strappa la casa e la famiglia, all’improvviso. Tutto si ribalta, tutto è da rivalutare. Maria improvvisamente si distingue dalla massa informe delle macerie, col coraggio sconfigge la sepoltura e resiste mordendo a denti stretti la sua vita per non lasciarsela strappare via. Dentro Maria si accende la miccia: vivere non è sopravvivere. È un fondamentale cambiamento: una presa di coscienza. Deve fare qualcosa per uscire da lì. Maria scopre l’attaccamento alla vita di cui non era consapevole. L’istinto di sopravvivenza la porta ad operare una scelta non facile, abbandona là sotto una parte di sé stessa: la sua infanzia, i suoi timori, i legami, lascia ciò che conosce per quello che non conosce. Ci vuole coraggio per scampare alla morte. Non c’è tempo per la passiva accettazione del dolore.