dal: 18-04-2018 al: 18-04-2018
Terminato
Via Gian Antonio Boltraffio, 21, 20159 Milano
Tel: 02 6901 5733
Orari:

Martedì-mercoledì-giovedì-venerdi-sabato ore 20.30
Domenica ore 16.00
Domeniche di giugno ore 17.00

Prezzi: 9,50 < 20 €

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SCHEDA SPETTACOLO: LA MONACA DI MONZA

Stagione 2017-2018
Di Giovanni Testori
Regia di Walter Cerrotta e Yvonne Capece
Cast Walter Cerrotta e Yvonne Capece
Una produzione (S)Blocco5
Voto 0

Note di presentazione

La compagnia (S)BLOCCO5 affronta due testi che legano Giovanni Testori ad Alessandro Manzoni: Lo scrittore e drammaturgo lombardo si serve dei temi manzoniani per affrontare due aspetti della sua vita: di uomo – ne La monaca di Monza sviscera il suo personale rapporto con il religioso e la libertà di espressione di sé – e di uomo di teatro – ne I promessi sposi alla prova indaga la sua pratica teatrale, il suo modo di intendere il teatro. La sfida è descrivere l’autore, nella sua interezza, attraverso queste due opere.

Il primo spettacolo, parte del DitticoTestori è proprio La Monaca di Monza. Nel 1591 Marianna de Leyva divenne monaca assumendo il nome di Suor Virginia Maria. Vent’anni dopo i voti venne coinvolta nell’omicidio della conversa Caterina Cassina da Meda, e durante il processo, dichiarò di essere stata chiusa in monastero dai suoi contro la propria volontà. Accusato con lei, il conte Gian Paolo Osio, suo amante da quasi dieci anni.

Nel 1610 Suor Virginia fu murata viva in una cella larga due metri per tre, con un solo foro nella parete per ricevere cibo e aria. Solo grazie al Cardinale Federico Borromeo, la monaca venne liberata dalla prigionia. Ad essa si ispirerà Alessandro Manzoni, che trasformò suor Virginia in una delle più famigerate e controverse icone letterarie di tutti i tempi. La scelta di un autore come Giovanni Testori nasce dal desiderio di dare risalto alla parola: una parola italiana, pura, letteraria ma dotata di una forza sanguigna straordinaria. Il rapporto carnalesacro che Testori ha con la “parola” è affascinante in questa sua Monaca di Monza, un personaggio che riesce, come poche altre figure, a rappresentare il binomio fede/ peccato, ribellione/pentimento: punto nodale del corpus del poeta lombardo.