dal: 07-10-2017 al: 15-10-2017
Terminato
Via Montegani 35/1 - 20141 MILANO
Tel: 02 89531301

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SCHEDA SPETTACOLO: GIUSTINO

Stagione 2017-2018
Di sulla musica di Georg Friedrich Händel e versione per marionette di Eugenio Monti Colla
Regia di Eugenio Monti Colla
Una produzione produzione Associazione Grupporiani Comune di Milano - Teatro Convenzionato NEXT Laboratorio delle idee – Regione Lombardia
Recensione di: Claudia Cannella Voto 0

Nato per lo svizzero Stadttheater Schaffhausen, dove ha debuttato nel maggio 2017, Giustino di Georg Friedrich Händel è l’ultimo gioiello di quella sezione del repertorio della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli che pertiene all’opera lirica e, in particolare, all’opera barocca.
Se la versione svizzera, filologicamente impeccabile e integrale, della durata di tre ore, ha potuto contare su un’orchestra di 26 elementi e su 7 cantanti a eseguire dal vivo la parte musicale, nell’allestimento milanese si è dovuto rinunciare a tanta magnificenza, “accontentandosi” dell’edizione registrata della Freiburger Barockorchester diretta da Nicholas McGegan e di una riduzione a “sole” due ore. Ma non tutto il male vien per nuocere. Anzi. Questa “asciugatura”, infatti, riporta la complessa opera di Händel nell’alveo della tradizione marionettistica, che prevedeva versioni sempli cate ad usum populi del repertorio lirico. Forse qualche musicologo storcerà il naso, ma il Giustino, così sfrondato, offre al pubblico, non necessariamente cul- tore dell’opera barocca, una fruibilità e una godibilità sicuramente maggiori. La trama è complicatissima e, per sommi capi, si può dire che la vicenda si nutre di amori contrastati, intrighi di palazzo, imprese eroiche e agnizione finale con, sullo sfondo, un conflitto bellico fra Impero d’Oriente e d’Occidente. Giustino, protagonista eponimo, è un povero pastore che, dopo varie disavventure, diventa imperatore e sposa la principessa Leocasta, all’inizio dell’opera salvata da un orso in una delle scene clou dello spettacolo.
Il resto è un tripudio di magni ci costumi e di incredibili scenogra e trompe l’oeil che spaziano dai sontuosi interni del palazzo imperiale a paesaggi rurali o al porto dove la flotta è pronta a salpare per la guerra. Un’operazione magistrale, di grande raffinatezza e intelligenza scenica, soprattutto nel riuscire a domare un materiale di partenza tanto bello quanto ostico.