giovedì-mercoledì-venerdì-sabato ore 20:00
domenica ore 16:00
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Fornasetti si incarica direttamente della produzione dell’opera e, coinvolgendo un team di artisti d’eccellenza, riporta alla luce l’impetuoso manoscritto praghese, rinunciando alla più consueta tradizione di rappresentare la seconda versione del Don Giovanni, scritta dallo stesso Mozart per il pubblico di Vienna. Le stratificazioni accumulate nei secoli sono così eliminate per lasciar riaffiorare tutta la straordinaria forza creativa originaria.
Anche l’orchestra Silete Venti!, diretta da Simone Toni, rispecchia l’autentica formazione mozartiana: 30 elementi che suonano strumenti d’epoca, con gli archi disposti in contrapposizione ai fiati, proprio com’era prassi nel Settecento.
Gli interpreti vocali, parte fondamentale del progetto artistico, perseguono una scelta precisa di complementarità all’orchestra e ai suoi strumenti.
Le scenografie sono realizzate tramite l’uso dell’iconografia tratta dall’archivio dello storico atelier milanese, reinterpretata in chiave moderna da Barnaba Fornasetti.
I costumi di Romeo Gigli si intridono della fragilità dei personaggi, al di fuori di spazio e tempo, ma con tutta la memoria delle emozioni.
La regia di Davide Montagna vede il rispetto della scrittura originale, creando dimensioni parallele in cui armonizzare l’immaginario fornasettiano con l’armonia mozartiana.
Le luci di Gigi Saccomandi rivelano o nascondono, suggeriscono, a volte dichiarano; non sono mai innocenti.
L’opera, così come proposta da questo inedito gruppo di lavoro sotto la direzione artistica di Valeria Manzi e Roberto Coppolecchia, si sottrae a ogni tentativo di farne una rappresentazione consueta con l’intenzione di coinvolgere gli appassionati di lirica, ma anche di stimolare una platea eterogenea.