dal: 18-10-2017 al: 21-10-2017
Terminato
Via Pastrengo, 16, 20159 Milano
Tel: 02 688 0038
Orari:

da martedì a sabato ore 21.00
domenica ore 16.30

Prezzi: 10 < 20 €

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SCHEDA SPETTACOLO: DEUTERONOMIO – PENTATEUCO #5

Stagione 2017-2018
Di drammaturgia di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano
Regia di Marco Di Stefano
Cast Giovanni Gioia
Una produzione Associazione K.| Manifattura K e Suq Festival Genova e in collaborazione con Infallible Productions/Draper Hall (Londra) e Teatro Verdi Milano – Teatro del Buratto
Voto 0

Note di presentazione

PRIMA MILANESE

Deuteronomio – Pentateuco #5 è la storia di un uomo che vive in un centro medio-piccolo, in un Paese medio-ricco, in una villetta a schiera medio-nuova, con la sua famiglia mediamente serena e un cane medio-obeso. Ma anche nei Paesi medio-ricchi e mediamente piccoli accadono le tragedie: una ragazzina viene rapita ed uccisa e primi sospetti cadono su di lui, lo “straniero”, quello approdato da poco in città, estraneo alla maggioranza della comunità composta di benpensanti, rispettabili professionisti e gente normale. Un uomo che credeva di aver trovato la normalità si vede ora additato, e lentamente perde ogni diritto di appartenenza al consesso civile. Il diritto al saluto, il diritto al giornale fresco di stampa, il posto in fila al supermercato, la serenità di una famiglia che improvvisamente lo abbandona.

Deuteronomio Pentateuco #5 è una tragicommedia kafkiana, la discesa agli inferi di un piccolo borghese che improvvisamente perde la presunzione d’innocenza, perde il suo nome, perde il suo status, per trovarsi ad essere solo “Lo Straniero”.

La Confraternita del Chianti conclude così il Progetto Pentateuco, che prende spunto simbolicamente dai primi cinque libri della Bibbia per parlare delle migrazioni, della condizione precaria che vive l’uomo affrontando l’argomento in modi diversi: La differenza linguistica (GENESI),
L’esodo degli italiani dall’Istria (ESODO), La disciplina come modello di vita (LEVITICO), La clandestinità (NUMERI) e La legge nella società occidentale (DEUTERONOMIO). Il Teatro Verdi ha ospitato tutte le prime italiane e milanesi del progetto.