dal: 13-03-2017 al: 19-03-2017
Terminato
via Savona, 10, 20144, Milano
Tel: 02 8323126
Orari:

Lunedì-Sabato: ore 21.00
Domenica: ore 16:00

Prezzi: 10 < 21 €

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SCHEDA SPETTACOLO: CALL OF DUTY – FAKE VERSION

Stagione 2016-2017
Di Tatiana Olear
Regia di Manuel Renga
Cast Francesco Meola, Sara Dho, Silvia Rubino e Valerio Ameli
Una produzione CHRONOS3 e TLLT
Voto 0
PRIMA NAZIONALE

Call Of duty – fake version è un viaggio in tempi e spazi diversi che porterà gli otto protagonisti ad immergersi in quella sensazione di pericolo perenne che caratterizza la nostra epoca, segnata da terrorismo e foreign fighters.
Dalla Siria all’Ucraina, dall’Italia agli Stati Uniti, il pericolo è in agguato dietro alle nostre effimere sicurezze. Perché si combatte questa “maledetta guerra”?
Lo spettacolo è uno spaccato di storia, vite e paure, forse unite da ramificazioni superiori che  muovono quel mondo moderno, in cui il confine tra reale e virtuale è sottilissimo e spesso finisce con l’andar smarrito.
Le campagne mediatiche, le campagne di reclutamento, le campagne di convincimento sono in questo senso degli esempi perfetti di manipolazione di massa. Fenomeno quanto mai attuale, diventa più pericoloso quando queste campagne riguardano la guerra, la morte, la distruzione.
Call of Duty è una chiamata al dovere per alcuni, ma è una chiamata alla consapevolezza dell’intelligenza degli uomini.
In scena, quattro attori rappresentano otto personaggi, che, pur rimanendo nello stesso spazio, appartengono a tempi e luoghi diversi, indice di una diffusione capillare del pericolo.
Storie accomunate dal grande tema della guerra, o meglio della convinzione che la guerra sia un Bene/Liberazione/Santa/necessaria. Per questo si arruolano soldati da tutto il mondo, incuranti di morire in terre lontane, trasfigurate da deliranti immagini televisive.
La recitazione è spezzata, a restituire personaggi, che fanno i conti con le crepe delle identità contemporanee. Identità frammentate, sfaccettate, deboli, capaci di cambiare da un attimo all’altro.
Personaggi e storie profondamente umane e fragili: effimeri come ciò che, a qualsiasi latitudine, muove il mondo.

Testo finalista al Premio Oltreparola 2015 (Milano)
Progetto finalista al Premio Lidia Petroni 2016 (Brescia)
Progetto presentato nella rassegna INNESTI Outis Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea al Teatro Menotti (2016)
Testo finalista al premio letterario Lago Gerundo (2016)