dal: 28-11-2017 al: 03-12-2017
Terminato
Corso Venezia, 2/A, 20121 Milano
Tel: 02 798010
Orari:

Martedì – Giovedì – Venerdì – Sabato ore 20.30
Mercoledì – Domenica ore 15.30

Prezzi: 22 < 27,50 €

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SCHEDA SPETTACOLO: BRANCALEONE E LA SUA ARMATA

Stagione 2017-2018
Di F. Costantini, P. Franco, Pippo Franco e S. Vergato
Regia di Pippo Franco
Cast Gegia, Giacomo Battaglia, Gianni Quinto, Gigi Miseferi, Pippo Franco, Sabrina Crocco, Sara Adami e Tonino Tosto
Una produzione Associazione Culturale La Fenice e Associazione Teatroper
Voto 0

Note di presentazione

Brancaleone e la sua armata, commedia liberamente ispirata al film Brancaleone alle crociate di Mario Monicelli, rappresenta in modo ironico e sorprendente, il lato tragicomico dell’esistenza umana.

Di ritorno dalla Terra Santa, dove ha combattuto quella che lui definisce la sua ultima battaglia, Brancaleone chiede ospitalità ad un clerico eremita, uomo colto ed esperto cerusico al servizio del Vescovo di Trani. Pur non avendo mai perso il suo senso dell’ironia con cui affronta la sua esasperata esistenza, l’uomo è in preda ad una crisi suicida: nella sua ultima battaglia si è finto morto per non essere ucciso dai Saraceni ed ora vuole espiare la sua colpa ingerendo un veleno che pretende da Colombello. Il clerico, che a sua volta si identifica nell’allegrezza, sa che il cavaliere è in realtà posseduto dai demoni e gli da una purga facendogli credere che sia cicuta. Una volta tornato in sé, il Vescovo offre a Brancaleone la possibilità di formare un’armata e di conquistare il Castello di Bellafonte caduto in mano ai saraceni. Il cavaliere accetta subito l’incarico e insieme allo stesso Colombello e ad un lebbroso che si è unito a loro parte per la paradossale impresa.

Ma formare un’armata non è facile e al condottiero si unisce soltanto una compagnia di comici incontrata durante il viaggio verso il castello.
Grazie alla particolarità degli imprevisti che deve fronteggiare, Brancaleone si rende conto di aver vissuto metà della sua esistenza come uomo d’armi mentre l’altra metà, quella dell’esperienza dell’amore e della visione spirituale dell’essere, gli è rimasta sconosciuta.