ore 21 (domenica ore 18.30)
Calcola percorso
SCHEDA SPETTACOLO: GRASSE RISATE, LACRIME MAGRE!
È strano quando si parla del presente. Che nessuno ti strappi il cuore per gettarlo in pasto ai cani. O che non si confonda il palco con un pulpito. Senza contare quelli così indignati che il loro obiettivo è farti uscire a pezzi da teatro, distrutto da questa realtà schifa. Al momento una birra ghiacciata fa gola di più. E così ritrovarsi per una volta protagonisti di una sana presa per il culo, ha il gusto dell’aria fresca. Del primo sorso.
È questa la sensazione di fronte a Grasse risate, lacrime magre! firmato dalla coppia Fabio Paroni e Paolo Faroni (uno scioglilingua) e si era già fatto notare aprendo “Nuove storie” la stagione passata. Spirito dissacrante, comicità, drammaturgie originali, sguardo sul presente, anagrafica.
Grasse risate è suddiviso per quadri, sketch a deridere il mondo del teatro e i suoi stereotipi. Niente di nuovo ma fatto bene, a tratti esilarante, con più di qualche stoccata ben assestata e alcuni apici di intelligenza (l’episodio che inverte ruoli e considerazione sociale di un dentista e di un attore). I riferimenti vanno da Walter Chiari ai Monty Python. E si ride. Molto. Nonostante i cali di ritmo affatichino, tradendo una certa disomogeneità qualitativa nella drammaturgia. Ma il lavoro merita e si apre a un pubblico eterogeneo. Grazie soprattutto al valore dei due protagonisti e al loro cercarsi, offrirsi come spalla, amplificarsi.