dal: 19-06-2017 al: 23-06-2017
Terminato
Corso Buenos Aires, 33, 20124 Milano
Tel: 02 0066 0606
Orari:

Sala Shakespeare: MAR-SAB: 20:30 / DOM: 16:30
Sala Fassbinder*: MAR-SAB: 21:00 / DOM: 16:00
Sala Bausch: MAR-SAB: 19:30 / DOM: 15:30

*Sala soggetta a cambio d’orari.

 

 

Prezzi: 13,50 < 33 €

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SCHEDA SPETTACOLO: VEDI ALLA VOCE ALMA

Stagione 2016-2017
Di Lorenzo Piccolo
Regia di Alessio Calciolari
Cast Lorenzo Piccolo
Una produzione Nina’s Drag Queens
Recensione di: Fausto Malcovati Voto 4

Sorpresa! Le Nina’s Drag Queens ci hanno abituato a eccessi di ogni genere, costumi vistosissimi, trucchi esasperati, tacci vertiginosi e invece in questo monologo di e con Lorenzo Piccolo, uno dei pilastri della compagnia, magnifico interprete oltre che drammaturgo (regia di Alessio Calciolari), tutto è misurato, composto, ironico, deliziosamente ammiccante.
Vedi alla voce Alma mescola insieme due storie di abbandoni d’amore: un uomo, nella “Voce umana” di Cocteau, abbandona una donna che in una lunga telefonata grida tutta la sua disperazione, e Alma Mahler abbandona il pittore Kokoshka che per vendicarsi fa costruire una bambola con le fattezze di Alma e poi la fa a pezzi, riempiendo di segatura tutto il suo studio. Lorenzo Piccolo, senza trucco, con la sua faccia da bravo ragazzo della porta accanto, racconta le due tragicissime storie con incantevole umorismo, usando con grazia pochi strumenti da drag queen: una parrucca, messa magari un po’ sbilenca, una gran gonna di tulle rosa che poi si toglie subito, un vestitino da casalinga che rende tutta la vicenda ingenuamente banale. Ma poi sfodera gli artigli, usando in modo superlativo il play-back, quello sì da grandissima drag queen quale è: ora è la voce di Anna Proclemer che recita il monologo di Cocteau, ora è la soprano che canta la Voixhumaine di Poulenc, ora è la Vanoni con il suo indimenticabile Mi sono innamorata di te… Poco più di un’ora di autentico godimento. Lorenzo Piccolo si muove e racconta con una leggerezza, una vivacità, una scioltezza ammirevoli. Il che dimostra una volta di più che le sventatissime Nina’s Drag Queen hanno fior di testa sulle spalle: Shakespeare è alle porte.