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SCHEDA SPETTACOLO: Tropicana

Tropicana, un progetto di Frigoproduzioni, in scena al Teatro Franco Parenti dal 23 Novembre all’1 Dicembre
Futuro, inquietudine, ricerca di sé, successo, incognite, dubbi, crescita, maturità: può una canzone pop innescare una riflessione su tutti questi temi? Frigoproduzioni prende a prestito Tropicana, hit degli anni Ottanta, per parlare di altro, rimarcando – e rimandando, così, a questa contrapposizione forma-essenza – il fatto che dentro un brano apparentemente giocoso ed estivo, che nel titolo si rifà a una bibita, in realtà possa celarsi una visione critica di una società alla deriva, sull’orlo di un’esplosione: ovvero, la spensieratezza che sembrava connotare quegli anni, non era del tutto tale e dietro di essa si intravedevano i problemi che tuttora pervadono quella stessa società. Spunto interessante che, però, qua e là si perde; un percorso che è viaggio interiore (di quattro giovani, componenti di una band, tra speranze, sogni e delusioni), che è metafora, ma che forse rischia di voler mettere insieme troppi temi. Tuttavia, molti aspetti mostrano – e confermano – la grande capacità di innovazione e l’energia di questa giovane compagnia: le scene iniziali e il sottofinale (un po’ spezzato dal finale da “racconto in stile talent ”); il ritmo, esaltato dalla musicalità che pervade lo spettacolo; la bravura dei protagonisti, perfetti e poliedrici. Meno riuscite, seppur divertenti, sembrano alcune scene, quadri con tratti sketch, che poi però lasciano il posto a brevi monologhi dei singoli, capaci di evidenziare il talento degli attori e la storia, i dubbi dei vari personaggi, dei giovani di oggi come di quelli degli anni Ottanta. Tropicana continua a risuonare nelle orecchie, ma se ne percepisce un gusto diverso, anche se – restando nella metafora – un’effervescenza maggiormente decisa, un sapore maggiormente “compatto” potrebbero dare forse un tocco in più a uno spettacolo che già mostra elementi non comuni di freschezza creativa e novità.