dal: 13-11-2018 al: 18-11-2018
Terminato
Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Tel: 02 599951

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SCHEDA SPETTACOLO: SEI

Stagione 2018 -2019
Di Spiro Scimone
Regia di Francesco Sframeli
Cast Bruno Ricci, Francesco Natoli, Francesco Sframeli, Gianluca Cesale, Giulia Weber, Maria Silvia Greco, Michelangelo Zanghì, Miriam Russo, Spiro Scimone e Zoe Pernici
Una produzione Compagnia Scimione\Sframeli
Recensione di: Giusi Zippo Voto 3.5

Sei personaggi in cerca d’autore è forse, tra le opere di Pirandello, la più ambigua e la più controversa. Un testo sul quale il drammaturgo ritornò più volte, come era solito fare dopo averlo provato per la scena. La versione definitiva giunse dopo che ebbe visto gli allestimenti di Reinhardt e Pitoëff. Grazie alle loro brillanti intuizioni riuscì a concepire meglio il senso di un’opera che si pone come un vero e proprio spartiacque della scena italiana, con la sua completa rottura delle convenzioni teatrali. Scimone e Sframeli, per il loro primo incontro con Pirandello, hanno scelto di misurarsi proprio con l’adattamento di questo testo cult. Il titolo diventa semplicemente Sei e sottolinea che la riscrittura gioca per sottrazione: e, in effetti, nei novanta minuti di spettacolo, molte sono le scene e i personaggi tagliati, come pure decisamente sfrondati e linguisticamente più agili sono i dialoghi. L’impianto drammaturgico rimane però pressoché intatto. E così in un vecchio teatro un po’ diroccato, come sottolinea la scenografia di Fiorito, un gruppo di attori alquanto sfiduciati prova col capocomico (Scimone). Salta la luce in sala e uno degli attori si dirige alla ricerca del tecnico. La luce poi sarà riportata in scena proprio dai sei personaggi, le entità diverse i cui drammi e le cui realtà gli attori non riusciranno mai a rendere sulla scena.
Uno spettacolo corale, nel quale ogni attore traccia i contorni del proprio personaggio con bravura e precisione, recuperando il Pirandello più ironico che vira verso il grottesco. Un felice gioco di contrapposizione tra realtà e finzione che delinea la parabola di compagnie di giro che vivono nell’illusione di poter rappresentare la verità.