note di presentazione

Schianto della Compagnia Oyes in scena al Teatro Litta è un viaggio surreale nell’inconscio di una generazione che si svolge attraverso una serie di incidenti reali e metaforici e che porta all’incontro decisivo fra tre personaggi. Apparentemente i protagonisti sembrano non avere niente in comune: un uomo ricco e cinico scopre di essere gravemente malato, un esuberante tassista prossimo a diventare padre e un improbabile supereroe. Un evento imprevisto obbliga i tre uomini a fermarsi in uno squallido locale in mezzo al nulla, accolti da una misteriosa cantante con la quale finiscono per confessarsi, condividendo ansie, paure e quel che resta dei sogni nell’epoca della disillusione. Lo schianto è una sorta di condizione di partenza della generazione dei trentenni. Tutto intorno ormai è esploso, la Storia langue, e chi la abita si sente perso, senza riferimenti e luoghi sicuri in cui rifugiarsi: è un limbo confuso in cui regnano instabilità economica, sentimentale ed emotiva. Ogni personaggio di Schianto sulla scena si trova a dover fare i conti con la propria spinta vitale in precario equilibrio tra speranza e disincanto. La vicenda non è che un pretesto per portare all’esplosione i rapporti umani intessuti sulla scena dai personaggi, così da poter esplorare, fra le schegge di questa deflagrazione, l’abisso della contemporaneità e dei desideri che la animano.