Partendo da una riflessione sui temi del ricordare e del memorare, sul valore e sul significato istituito dal Parlamento Italiano “della memoria” e “del ricordo”, sul concetto di “memoria”, che è linfa vitale per l’esistenza di un presente e di un futuro diversi dal passato, Debora Mancini per costruire Recordari raccoglie documenti, testimonianze, racconti e poesie scritti da uomini e donne, che hanno vissuto e, in alcuni casi, sono sopravvissuti all’olocausto e alle stragi delle Foibe.
Legge brani di autori contemporanei sulla tragedia dell’olocausto, su deportazione, campi di concentramento e sul dramma delle foibe, cercando di restituire le differenti voci: da quelle delle vittime a quelle dello Stato che, seppur a distanza di anni, istituisce due giornate dedicate per non dimenticare. Accompagnata da due musicisti dal vivo, ricordano suggestioni yiddish e jazz, canti popolari e canzoni a tema, con cui intervallare lo scandirsi della memoria, che non è solo ricordo, ma anche facoltà di rievocare e far rievocare fatti come se fossero hic et nunc, impedendo all’oblio di patinare delle scelleratezze oramai conclamate tali.