dal: 30-10-2018 al: 11-11-2018
Terminato
Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Tel: 02 599951

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SCHEDA SPETTACOLO: OPERA PANICA CABARET TRAGICO

Stagione 2018 -2019
Di Alejandro Jodorowsky e traduzione di Antonio Bertoli
Cast DUPERDU - Marta Maria Marangoni e Fabio Wolf, Fabrizio Lombardo e attore in via di definizione, Loris Fabiani e Valentina Picello
Una produzione Teatro Franco Parenti
Recensione di: Sandro Avanzo Voto 3

La messa in scena di 26 mini-pièce di Alejandro Jodorowsky raccolte sotto un unico titolo, di valenza brechtiana punteggiano e intervallano questo omaggio alla creatività dell’artista geniale e dissacrante, in una galleria di personaggi e situazioni paradossali intrecciati fra loro in termini solo apparentemente caotici: le coppie dei pessimisti e degli ottimisti, gli idioti che bivaccano in ufficio convinti di aver trovato il modo giusto per imparare come diventare intelligenti e come si fa a pensare, i nuotatori con cani e senza cani, la coppia delle prigioniere. Come in un Circo Barnum di freaks della normalità si susseguono la storia troppo corta per essere narrata, la donna che tenta di spararsi con un fucile troppo lungo, il catalogo dei suggerimenti per aspiranti suicidi, la cena di famiglia con cadavere in salotto e via così. Davanti a qualcosa di più profondo di uno sketch e fulmineo quanto una tragedia in due battute alla Campanile, lo spettatore può riconoscervi le connessioni e le valenze che più desidera, l’assurdo di Ionesco declinato in salsa latina di realismo magico, la metafora politica o il catalogo dell’umana imbecillità. A dare coerenza teatrale a cotanto delirio di anarchia e pseudo-umorismo interviene con intelligenza la regia di Fabio Cherstich, firma sempre più interessante nella generazione dei neo-trentenni, che riallestisce con notevole acume lo spazio scenico. Ne sfrutta e ne esalta con l’illuminazione le particolari dimensioni e la grezza materialità lignea facendone una scatola scenica deformata dalle vivaci proiezioni dal vivo o da specchi da luna park. Situazione perfetta per accogliere le note e le canzoni dei carillon dei Duperdu e l’illogica follia del cabaret capitanato da una vulcanica Valentina Picello alla testa di un gruppo di attori abili tanto nei fulminei cambi d’abito quanto nel sostenere con un senso razionale l’illogicità di battute farsesche al limite dell’impossibile