dal: 04-04-2017 al: 09-04-2017
Terminato
Corso Buenos Aires, 33, 20124 Milano
Tel: 02 0066 0606
Orari:

Sala Shakespeare: MAR-SAB: 20:30 / DOM: 16:30
Sala Fassbinder*: MAR-SAB: 21:00 / DOM: 16:00
Sala Bausch: MAR-SAB: 19:30 / DOM: 15:30

*Sala soggetta a cambio d’orari.

 

 

Prezzi: 13,50 < 33 €

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SCHEDA SPETTACOLO: N.E.R.D.s

Stagione 2016-2017
Di Bruno Fornasari
Regia di Bruno Fornasari
Cast Michele Radice, Riccardo Buffonini, Tommaso Amadio e Umberto Terruso
Una produzione Teatro Filodrammatici
Recensione di: Ilaria Angelone Voto 3

Una famiglia ordinaria, borghese, Nerds: padre, madre, quattro figli maschi, riuniti in un bell’agriturismo, in mezzo al verde, laghetto con papere compreso, per festeggiare felici i cinquant’anni di matrimonio dei genitori. Atmosfera da idillio. Ma sotto la superficie, subito emergono le inquietudini di ciascuno dei figli: Enri (Tommaso Amadio) è malato, forse senza speranza, Dani (Riccardo Buffonini) è omosessuale, Nico (Michele Radice) in crisi con la moglie e alla ricerca di avventure, Robi (Umberto Terruso) cripto omosessuale in cerca della propria identità, rubando amore dal suo “capo” che lo usa e lo rifiuta. L’atmosfera d’idillio scricchiola, i personaggi si sfidano in continue prove di forza verbali, in cui il passato condiviso dai fratelli stride contro il presente. Certo, perché le forme del vivere sociale consolidate nel Novecento sono saltate, inadatte a contenere le dinamiche esistenziali di oggi. E allora? E allora, ancora non sappiamo come sostituirle. E allora l’ansia, il senso di “non starci dentro”, del vivere non autentico, con il corpo che “somatizza”, nerd, appunto, l’acronimo di Non Erosive Reflux Desease, bruciore di stomaco da stress emotivo. Sulla scena dominata da un verde erba in aderenza all’ambientazione agreste (ma un po’ fasulla come a volte sono i parchi urbani), i quattro attori si muovono interpretando tutti i personaggi, i fratelli, le loro donne (con la semplice aggiunta di un dettaglio come la borsetta), le papere – sì anche quelle – che diventano sintomi del malessere di Robi, nel momento della crisi, incubi che lo circondano inquietanti. I temi non sono per nulla leggeri, ma lo è il tono da commedia acida del testo scritto e diretto con misura da Bruno Fornasari, che prosegue in un percorso di indagine interessante sui nodi critici della società contemporanea e sui suoi malanni. La compagnia di attori lo segue solidale, indossa i personaggi con esatta aderenza alle parole, senza sbavature, sotto il segno di una ironia leggera.