dal: 27-02-2018 al: 04-03-2018
Terminato
Via Rivoli, 6, Milano
Tel: 848 800 304
Orari:

Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.

Prezzi: 12 < 32 €

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SCHEDA SPETTACOLO: MOUN

Stagione 2017-2018
Di Rascal
Regia di Fabrizio Montecchi
Cast Deniz Azhar Azari
Una produzione in collaborazione con ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Gioco Vita
Recensione di: Nicola Arrigoni Voto 0

Non è facile individuare le chiavi di lettura per affidare alla poesia dell’infanzia l’indagine dell’universale. Ci riesce da sempre, il Teatro GiocoVita, con la poesia delle ombre in cui la compagnia piacentina è maestra, ma soprattutto nella scelta di temi importanti, impegnativi, assoluti come la morte, la perdita di una persona cara, l’abbandono, piuttosto che la convivenza con l’altro, con la diversità. Se con Cane blu il Teatro GiocoVita seppe affrontare il tema della morte con straordinaria poesia e senza cadere nella retorica buonista, con Moun. Portata dalla schiuma e dalle onde – dall’omonimo racconto di Sophie Rascalla compagnia racconta di una piccola gattina affidata dai genitori all’oceano ancora neonata per risparmiarle la sofferenza della guerra. Moun, trovata sulla spiaggia, vive con grande serenità il rapporto con quelli che crede essere i suoi genitori. Quando mamma e papà le raccontano di come lei non sia nata dalla pancia della mamma, ma sia stata portata dalla schiuma e dalle onde il mondo pare caderle addosso, smette di giocare, si isola sulla spiaggia a guardare l’oceano.

Moun risolve la crisi con poetica efficacia: raccoglie oggetti della sua infanzia, li ripone nella scatola di bambù nella quale fu ritrovata, per poi riconsegnarla all’Oceano, con la speranza che torni nelle mani dei suoi reali genitori. Nella modalità del racconto ci sono una ben calibrata colonna sonora, il racconto credibile di Deniz Azhar Azarie il determinate aspetto visivo. Si rimane incantati da come le sagome – realizzate da Nicoletta Garioni – e nel suo complesso la messinscena firmata dalla regia di Fabrizio Montecchi sappiano catturare l’occhio, incantare per la loro natura fiabesca ma non sterilmente infantile.