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SCHEDA SPETTACOLO: IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI
Come il giovane e ingenuo Candido di Voltaire indagava, con il suo bagaglio di idee filosofiche, ottimistiche, “candide” appunto, sulla qualità della vita, così quattro cortigiane ne, elegantissime, in un giardino, apparentemente lontano dai mali del mondo, cercano di vivere ne Il migliore dei mondi possibili.
Le quattro donne sono asservite a Madame, una padrona che le domina, metafora dei poteri assoluti ancora oggi imperanti; le cortigiane cercano in ogni modo di primeggiare per ottenere favori, proponendo idee innovative, utilizzando frequenti cambi d’abito, a segnare il passaggio a nuove identità e usando una gestualità simbolica, resa con precisa efficacia dalle attrici. Il testo di Magdalena Barilevuole suggerisce come, anche ai nostri giorni, la ricerca del potere trasforma le persone, così da renderle disposte a compiere il male pur di avere la meglio; il giardino incantato diviene così il peggiore dei mondi possibili. Quando Madame viene trovata decapitata, le cortigiane non hanno più nessuno per cui mettersi in mostra, si confrontano tra loro, conoscendosi veramente per la prima volta, ma si sentono perse, libere da quelle catene che le imprigionavano e, tuttavia, rassicuravano. È al trattato La servitù volontaria di Etienne de La Boétie che la Barile si ispira, per spiegare come in ogni regime accade che una minoranza riesca a dominare e asservire quelle masse che si adattano a essere comandate. Con un ritmo serrato vengono così sottoposti agli spettatori i tanti temi filosofici sottesi al testo e che hanno un’origine antica: la ricerca della felicità e la critica alle idee consolatoriereligiose.
Morta Madame, le cortigiane sono pronte ad accogliere nuovi padroni e nuovi feticci da adorare e si preparano a nuovi travestimenti. Sorridenti come sempre, ma impassibili, sono pronte ad affrontare l’ennesima trasformazione, grazie ai suggestivi costumi e ai simbolici oggetti di scena, lasciando il dubbio se la ricerca del migliore dei mondi possibili sia possibile anche all’esterno del giardino dove sono sempre vissute. Albarosa Camaldo