Non è una novità: da qualche anno, la dark writer dalla voce stridula, la belga Amélie Nothomb, la Bratz della narrativa europea ha un codazzo di fedelissimi fans. Non è una novità questo spettacolo, approdato al Teatro dell’Elfo di Milano, dopo il debutto estivo all’Asti Teatro.
Elio De Capitani, nella commedia ambientata in un immaginario Paese dell’est (come l’Ungheria dei film dei telefoni bianchi), è ancora una volta protagonista travolgente. Dunque, un prof. di letteratura ha la casa distrutta dalla guerra e si trova ad ospitare il suo assistente e la sua di lui girl friend. C’è carestia e gelo, per sopravvivere alla temperatura il trio comincia a bruciare i libri della biblioteca. Un apologo piuttosto dejà vù, no?
La regia della Crippa fa di tutto per vivacizzare la serata e gli spettatori, già ben disposti nei confronti dell’unico testo della punk narratrice, rispondono con attenzione partecipazione, divertimento e soddisfazione.