Note di presentazione

PRIMA NAZIONALE

Prima produzione del collettivo “TLLT – teatro libero liberi teatri” del Teatro Libero formato dalle compagnie che gestiscono la sala, Kobane tratta un tema laterale al terrorismo, indagando sul fenomeno dei foreign fighters con cui si appellano coloro che aderiscono alla Jihad e che tornati nel loro paese d’origine professano i principi della Guerra Santa.

Il testo, scritto da Fabio Banfo, è ambientato in una famiglia “perché è un luogo sacro, luogo di conflitti di sangue, così come lo sono i territori di guerra. In questo grumo di dolore, in questa piccola cellula di conflitti ideologici e di sangue, si sintetizza il magma ribollente che è oggi il Mediterraneo. In primo piano una vicenda umana familiare, di conflitti e di dolore che viene dai legami di sangue, e sullo sfondo il grande conflitto tra Oriente e Occidente, con l’Isis che distrugge i siti archeologici e i musei dell’antichità.”

Maria, una giovane interprete che affianca una troupe di giornalisti inviata in Siria, fermatasi a Kobane, si ritrova ad abbracciare gli ideali della Guerra Santa e ritorna in Italia e dalla sua famiglia determinata a proseguire nel suo credo.

Ma ecco la sua famiglia; Il padre – insegnante di storia in pensione e malato di Alzheimer – vive nella convinzione di essere all’interno di una torre da cui poter controllare una minacciosa invasione barbarica; la madre vive e spende la sua vita al fianco del marito malato a cui dà tutte le attenzioni e cure possibili e poi c’è Teo, il figlio più giovane, ribelle, problematico e omosessuale.

Alla regia Manuel Renga che dirige Corrado Accordino, Valentina Cardinali, Silvia Soncini, Daniele Vagnozzi e Vincenzo Zappa. Il testo è stato presentato nel 2015 al Milano Playwriting Festival