dal: 06-12-2016 al: 11-12-2016
Terminato
Corso Buenos Aires, 33, 20124 Milano
Tel: 02 0066 0606
Orari:

Sala Shakespeare: MAR-SAB: 20:30 / DOM: 16:30
Sala Fassbinder*: MAR-SAB: 21:00 / DOM: 16:00
Sala Bausch: MAR-SAB: 19:30 / DOM: 15:30

*Sala soggetta a cambio d’orari.

 

 

Prezzi: 13,50 < 33 €

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SCHEDA SPETTACOLO: KARMAFULMINIEN – FIGLI DI PUTTINI

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Stagione 2016-2017
Di Enrico Pittaluga, Graziano Siressi e Luca Mammoli
Regia di Riccardo Pippa
Cast Enrico Pittaluga, Graziano Siressi e Luca Mammoli
Una produzione Fondazione Luzzati e Teatro della Tosse
Recensione di: Laura Santini Voto 2

Guardano alla sperimentazione drammaturgica di Tim Crouch da An oak tree un play in progress agli ibridi che mescolano strutture poetico-tragiche a stili della tv – come nel Banquo dell’Accademia degli Artefatti. Giocano su un intrattenimento immediato da stand up comedy, su una comicità cinica e scorretta che pesca dal vissuto che li circonda, e che fa anche venire in mente il lavoro di Daniele Timpano – Zombitudine, Ecce Robot! o Risorgimento Pop. Forse forse, con Karmafulminien- Figli di puttini, buttano un occhio anche all’ormai storica ricerca di Rezza e Mastrella, nel giocare sia con le ambiguità della lingua che con quelle del linguaggio del corpo (anche e spesso nudo). È una drammaturgia neo-nata quella del collettivo Generazione Disagio che sta ancora molto in superficie, galleggiando tra generi, tecniche e motivi ispiratori, e tocca un unico livello di senso e di registro (troppo spesso goliardico). Si ripetono un po’ anche i temi: i furbetti, le coppie, la vendetta, l’ingiustizia quotidiana, l’assoluzione. Eppure non si può negare che l’incursione lirica in uno spiritualismo prêt-à-porter, la loro scanzonatura, il lavoro con e sul pubblico e la carica autoironica e iconoclasta non arrivino a creare una prim a f o r m a d ’ i n d a g i n e socio-antropologica. Data la determinazione e l’entusiasmo poi, chissà che questo gruppo non riesca a trovare la giusta e imperfetta ricetta per tratteggiare l’avvilente nostro tempo tra “forzuta” leggerezza.