dal: 21-01-2016 al: 24-01-2016
Terminato
Via Privata della Braida, 6, 20122 Milano
Tel: 02 546 2155
Orari:

Giovedì, venerdì, sabato, domenica h 20,45.
Serate Doppio Spettacolo: Inizio spettacoli ore 20,30

Prezzi: 12 < 15 €

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SCHEDA SPETTACOLO: Kamikaze number five

Stagione 2015-2016
Di Giuseppe Massa
Regia di Giuseppe Isgrò
Cast Woody Neri
Una produzione Phoebe Zeitgeist, Progetto Goldstein e VANACLU'
Recensione di: Diego Vincenti Voto 3

Innamorati del disagio. Con sovrabbondanza di stimoli, riferimenti, eredità. È un teatro colto quello di Phoebe Zeitgeist, il dettaglio è colmo di senso. Perfino il rumore. E quanto gli piace flirtare con il fastidio dello spettatore borghese? Quella insofferenza epidermica di chi si trova improvvisamente di fronte al brutto. Di parole, visi, espressioni. Viene in mente l’Azionismo Viennese. È un teatro senza consolazione quello di Phoebe Zeitgeist, in cui la rassicurazione non è contemplata. Figurarsi quando si racconta di un kamikaze che sta per farsi saltare in aria.

Una passeggiata di salute. Sarà il quinto a trasformarsi in una bomba umana. Ma del dove, del quando, del perché non ci interessa nulla. Quello a cui si assiste è il monologo febbrile di un uomo in caduta libera e dal passato nerissimo. Non siamo più nemmeno dalle parti dell’Odio («fino a qui tutto bene»): fino a qui uno schifo e quindi cerchiamo di finire col botto.

Testo potente quello di Giuseppe Massa, che non teme di mettere le mani in una materia lontana e ha l’intelligenza di svicolare da una lettura strettamente politica. Il calvario è umano, il gesto è (anche) simbolo. Per questo infastidiscono alcune cadute di stile che occhieggiano al pubblico. Come il riferimento all’esplosivo più usato dall’esercito italiano o i tentativi esposti di legame empatico. Il delirio invece affascina per la follia glaciale. Ed è infatti su questo che lavora la regia di Isgrò, ottimamente supportata da una colonna sonora di rumori, fischi, provocazioni. Si cerca l’uomo, nudo, senza direzione. Animale inquieto, il palco mangiato a morsi, il corpo mai immobile, come un impasticcato. È un mambo number five distorto. Riflessi pop. Come quel sudario patchwork di sciarpe e bandiere calcistiche, in cui Woody Neri si rifugia, bestia ferita ma vanitosa. Talento fra i più belli, Isgrò lo fa pure pisciare sul palco. Più volte, che una era poco. Ma lui regge. E porta un contributo fondamentale a un lavoro che farà discutere.