dal: 31-10-2017 al: 05-11-2017
Terminato
Corso Magenta, 24, 20123, Milano
Tel: 02 8645 4546
Orari:

(salvo diversa indicazione)
Sala Teatro Litta
lunedì riposo
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato ore 20:30
domenica ore 16:30

 

Prezzi: 10 < 21 €

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SCHEDA SPETTACOLO: E JOHNNY PRESE IL FUCILE

Stagione 2017-2018
Di adattamento Sergio Ferrentino e tratto dal romanzo di Dalton Trumbo
Regia di Sergio Ferrentino
Cast Elena Molos, Roberto Recchia e Sax Nicosia
Una produzione Fonderia Mercury
Recensione di: Fausto Malcovati Voto 0

Prima Guerra Mondiale. Scoppia una granata. Johnny è colpito in pieno. Perde gambe, braccia, vista, udito, parola: è un tronco che vive attaccato a un respiratore. L’unica con cui riesce a comunicare è un’infermiera: muove la testa seguendo l’alfabeto Morse. Ma pensa, sente, registra, ascolta, reagisce. Quale materiale è più adatto per un audiodramma? Che bisogno c’è di movimenti scenici, se Johnny non può che muovere la testa? Il palcoscenico si trasforma in uno studio radiofonico, la luce rossa della registrazione è accesa, ogni spettatore ha una cuffia con cui sente lo spettacolo.

E Johnny prese il fucile è uno speattacolo di Sergio Ferrentino (lunga esperienza in Rai, voce storica di Radio Popolare) ha adattato il famoso romanzo di Dalton Trumbo con la collaborazione di Sax Nicosia, magnifico interprete. C’è sul palcoscenico una novità assoluta in campo radiofonico: un microfono binaurale a forma di testa umana, che trasmette voci, suoni, rumori, e Sax Nicosia parla ora a destra ora a sinistra, ora in uno ora nell’altro microfono, uno per il cuore e uno per la mente, scandendo il suo delirio, la sua sofferenza, il suo calvario di corpo monco, di invalido assoluto che tuttavia continua a pensare, sognare, soffrire, insomma a vivere.

Vivere? Sì, vivere con la testa che non è scoppiata con la granata, vivere con la parola che gli è restituita dagli autori. Spettacolo emozionate per intensità, commozione, lucidità, energia. Grazie soprattutto a Nicosia che non si muove, ma ci coinvolge nel suo strazio, ci comunica attraverso le cuffie il percorso del suo corpo dilaniato con un impeto, una potenza ammirevoli.