Una commedia psicologica che si addentra nelle profondità della mente umana con intelligente ironia. Lo spettacolo ha come protagonisti tre anti-eroi assolutamente contemporanei, Io, Pindaro e Lapalisse, appunto, tre amici diversissimi tra loro vicendevolmente riconoscenti dell’affetto che ciascuno nutre nei confronti dell’altro. Io è un giovane uomo in balia degli eventi circostanti, incapace a discernere il giusto dallo sbagliato ma anche semplicemente incapace di scegliere se indossare una t-shirt o una camicia. Pindaro, di nome e di fatto, non fa altro che eludere le circostanze perdendosi in discorsi spesso inutili senza essere in grado di considerare la realtà per quella che è. Lapalisse, al contrario, è il portatore dell’ovvio con caparbia ottusità, la realtà dei fatti per lui rimane imprescindibile e ineludibile. Il registro è comico a smorzare la serietà dei temi che ruotano intorno all’inaccessibilità della psiche e alle difficoltà che riguardano la possibilità stessa di interpretare il reale e di scegliere, ma ancora, lo spettacolo nonostante la sua leggerezza apparente parla anche del sentimento dell’amicizia e della possibilità di mettersi in discussione.