Calcola percorso
Potrebbe interessarti anche
Per strada
Nato postumo
In.Ter.Nos: Indagine – Li hai visti? – Pigiama Party
OPERA PANICA CABARET TRAGICO
SCHEDA SPETTACOLO: GLI INNAMORATI

È un testo lieve e crudele Gli innamorati di Goldoni. È romantico e cinico al tempo stesso, capace di generare divertimento e malinconia su nevrosi “nostre contemporanee” come la paura di amare e l’incapacità di comunicare. Eugenia e Fulgenzio, i due giovani protagonisti, infatti si amano ma, benché nessun ostacolo si frapponga al loro sentimento, si danno il tormento per qualsiasi cosa, tra gelosie, ripicche, fraintendimenti e riappacificazioni. Dinamiche amorose sempre attuali, che Goldoni, con arguzia senza tempo, scrisse più di due secoli fa.
A riprenderne il dettato, comico ma anche struggente, è Andrée Ruth Shammah, che firma la sua terza regia da testi del Veneziano (La locandiera e Sior Todero brontolon gli altri due).
Ha scelto il testo giusto, la Shammah, e il risultato della sua lettura registica è di sorprendente freschezza e vitalità, capace di illuminare la modernità della commedia senza attualizzarla forzatamente. Tanto da risultare nel complesso superflui gli interventi di Trevisan con Goldoni che entra ed esce di scena, commentando lo spettacolo in progress. È già vincente l’idea di canalizzare l’energia dei due protagonisti nella compressione ed esplosione di un eros che non può essere placato solo con parole e promesse. I corpi chiedono libertà, il desiderio reclama un sacrosanto appagamento carnale, ma nessuno ha il coraggio di farlo, per insicurezza o per rispetto delle convenzioni sociali. E questo genera nevrosi, frustrazione, infelicità.
Semplice e folgorante intuizione che Matteo De Blasio e Marina Rocco assecondano a meraviglia, ben sostenuti dagli altri giovani interpreti e dai due “veterani” Alberto Mancioppi e Andrea Soffiantini. Nell’elegante candore dei costumi e nelle tinte chiare del palazzo un po’ delabrè dove si svolge l’azione (Gian Maurizio Fercioni, una garanzia) gli astratti furori dei due innamorati troveranno pace, almeno provvisoria, dopo aver rischiato di perdersi per sempre, lezione dolorosa che forse finalmente li ha fatti crescere. E noi spettatori sorridiamo con loro, rapiti e inteneriti dagli effetti devastanti di quella meravigliosa malattia chiamata amore.