Note di presentazione

Giovanna detta anche Primavera, prima di essere uno spettacolo era il racconto della nonna dell’autore ed interprete dello spettacolo – Valentino Mannias – che era solita narrare come una poesia ai suoi nipoti come buon auspicio perché trovassero la persona della loro vita.
Dalle note di regia: Ancora celibe, al centro di una platea semibuia, posiziono una sedia che rimarrà vuota ad aspettare che arrivi qualcuno attraverso il racconto di una storia. Una voce registrata parla d’amore come lo fanno ancora alcuni anziani seduti davanti al focolare o davanti alle loro dimore nelle sere estive e come lo vivono gli adolescenti: in modo tragico e musicale. La voce è quella di Rosaria che racconta di Giovanna, una sua cugina che all’età di sedici anni era considerata la donna più bella del paese per spontaneo consenso, basato su una incontestabile evidenza. Era giovane ben proporzionata, intelligente e traboccante di irresistibile gioia di vivere. (Cit. Nivola)