dal: 08-11-2015 al: 09-11-2015
Terminato
Via Selvanesco, 75, 20142 Milano
Tel: 02 5410 2612
Orari:

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Prezzi: prezzi variabili a seconda della rappresentazione e consultabili sul sito http://www.pimoff.it/ €

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SCHEDA SPETTACOLO: Ficcasoldi

Stagione 2015-2016
Di Rosario Mastrota
Regia di Rosario Mastrota
Cast Dalila Cozzolino, Marco Foscari e Marco Usai
Una produzione Compagnia Ragli
Recensione di: Matteo Antonaci Voto 3

Risposta alla mitizzazione dell’eroe mafioso e criminale a opera di romanzi, serial tv e cinema, Ficcasoldi della Compagnia Ragli – spettacolo patrocinato dall’Associazione Antimafia del Sud e vincitore del premio Giovani Realtà del Teatro 2013 – è il racconto di una vita ai tempi della crisi e dei videopoker. Un trattato brevissimo e ironico sul gioco d’azzardo e sul suo legame con Stato e mafia: una corda tesa e pronta a legare la vita di una vittima incapace e complice fino a divenire soffocante cappio.

Oppresso da un’economia in profonda crisi, l’uomo protagonista di questo racconto, firmato dalla regia di Rosario Mastrota (fondatore della compagnia insieme a Dalila Cozzolino), è costretto a chiudere il negozio di abiti che gestisce insieme alla compagna. Un appuntamento mancato con un fantomatico cliente in un bar, l’amicizia con il suo gestore e una luminosissima slot machine saranno i presupposti per la lenta deriva nei gironi dell’azzardo, nel luccicante inganno che scaverà nella sua vita come una moneta sulla superfice dorata di un gratta e vinci. Fino al sangue.

Personaggi mentali figli dei colori sgargianti della pubblicità, incentivata e promossa da un governo in stile orwelliano, abitano lo spazio mentale e fisico dell’uomo, lo corrompono, mettono in luce la sua ingenuità e le sue debolezze, infine lo conducono inconsapevolmente nell’universo delle attività criminali organizzate. Così si diventa “ficcasoldi”, riciclatori di moneta falsa, burattini nelle mani di donne e uomini spregiudicati la cui immagine è scritta nella regola dell’inganno.

Con una drammaturgia interamente costruita su ellissi temporali, che riassumono questa parabola di vita in pochi episodi significativi lasciandoli emergere su una superficie di ironia e leggerezza, Mastrota dona respiro a un universo di immagini che altrimenti cadrebbe nella retorica. I dialoghi e l’identità dei personaggi, ben interpretati da Dalila Cozzolino, Andrea Cappadona e Gianni Spezzano, contribuiscono alla costruzione di un mondo in bilico tra visionarietà e cruda realtà, rendendo efficace il lavoro del regista cosentino e limpidissimo il fine dello spettacolo.