dal: 09-11-2016 al: 27-11-2016
Terminato
Via Giuseppe di Vittorio, 6, Assago Milano
Tel: 02 4885 77516
Orari:

martedì, mercoledì, giovedì, venerdì h 21
sabato e domenica h 15.30 e h 21

Calcola percorso

SCHEDA SPETTACOLO: EVITA

Stagione 2016-2017
Di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice
Regia di Massimo Romeo Piparo
Cast ENRICO BERNARDI, FILIPPO STROCCHI, LINDA GORINI, MALIKA AYANE e TIZIANO EDINI
Una produzione Peep Arrow Entertainment
Recensione di: Sandro Avanzo Voto 3.5

EVITA DA LLOYD WEBBER A LLOYD WEBBER

Massimo Piparo torna a due decenni di distanza a quell’Evita che ne aveva confermato la statura di importante regista di musical, dopo la rivelazione, nel 1994, al suo esordio, con Jesus Christ Superstar. Oggi, affermato in campo internazionale, si può permettere un’esplicita competizione con i grandi palcoscenici anglosassoni e concedersi l’allestimento di uno spettacolo con più di 70 persone, attive in scena e con due orchestre dialoganti tra loro, una in platea e una sul palco.
Con nuove sfide: traduzione in italiano di tutti i 27 brani che compongono il libretto di Tim Rice e portare al debutto in teatro da protagonista l’anomala cantante pop Malika Ayane, sfide che si possono considerare sostanzialmente vinte. L’adattamento nella nostra lingua, pur perdendo parte della complessità e della ricchezza dell’originale, risulta estremamente fluido, sonoro e funzionale, mentre Malika Ayane, pur con le difficoltà della debuttante e qualche cedimento nelle tonalità alte, si dimostra consapevole di cosa significaagire da interprete sul palco. Lo spettacolo alla fine risulta estremamente solido ed è un piacere per gli occhi e per i timpani: monumentali scenografie a elementi mobili. Per non dire dei superbi interpreti maschili, Enrico Bernardi autorevole come Perón e Filippo Strocchi, atletico, ironico ed energico nel ruolo del Che. A proposito di quest’ultima figura va riconosciuto a Piparo il merito di esser “quasi” riuscito a vincere l’impresa, fallita pressoché a tutti i registi, di dare credibilità scenica al personaggio di Guevara, posto lì anche come coscienza critica e/o super-ego di Evita, mentre insieme incarna una possibilità politica alternativa per il riscatto sociale del popolo argentino. E’ un problema irrisolto che si trascina fin dalla prima messa in scena(West End, 1978), ma che in questo allestimento trova una sua parziale e plausibile soluzione, con una precisa posizione non stridente nello svolgimento drammaturgico e narrativo.
Non altrettanto bene si può dire dell’unica scena che vede protagonista l’amante di Perón affidata a una Linda Gorini forse troppo emozionata al debutto e dall’impasto vocale tendente al miagolìo felino, come del resto risultano veramente “errate” le coreografie di Roberto Croce che pur avendo a disposizione l’ensemble di una ventina di elementi non è riuscito a fonderli nel “personaggio popolo”, mancando così la creazione del vero deuteragonista di Evita, come richiederebbe la concezione Rice-Webber, e finendo nel “modello Gino Landi” delle commedie musicali G&G. Però è già pronto il tour all’estero con partenza dall’Olanda. Dunque, da Italiani: in bocca al lupo e lunga vita a questa Evita!