dal: 23-11-2016 al: 04-12-2016
Terminato
Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Tel: 02 599951

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SCHEDA SPETTACOLO: EDIPO RE- EDIPO A COLONO

Stagione 2016-2017
Di Sofocle
Regia di Andrea Baracco e Glauco Mauri
Cast Elena Arvigo, Giuliano Scarpinato, Glauco Mauri, Ivan Alovisio, Laura Garofoli, Mauro Mandolini, Roberto Manzi e Roberto Sturno
Una produzione Compagnia Mauri Sturno e Fondazione Teatro della Toscana
Recensione di: Francesco Tei Voto 3

Glauco Mauri e Roberto Sturno tornano alla grande classicità di Sofocle dopo oltre vent’anni: già nella precedente edizione (’95-’97) avevano unito al rappresentatissimo Edipo Re il ben poco frequentato Edipo a Colono, ostico, poco allettante per il pubblico per la sua scarsa spettacolarità, nonostante la sua toccante profondità poetica ed umana. Già allora – più o meno come i due hanno fatto nel Faust – a Sturno era toccato il ruolo dell’Edipo “giovane” del primo dramma e a Mauri quello dell’eroe anziano della seconda tragedia. In Edipo Re Mauri era ed è, invece, l’indovino Tiresia, mentre nell’Edipo a Colono Sturno è passato dal ruolo di Polinice a quello del Messo che narra la scomparsa misteriosa di Edipo.
La nuova regia di Andrea Baracco per Edipo Re è moderna e affascinante per le inquietanti e suggestive soluzioni visuali –determinante l’apporto della luce e delle pervasive proiezioni. Cerca qualche nota di ambiguità a far da contraltare all’Edipo tragicissimo, disperato di Sturno, che dalla rabbia e dall’ira violenta passa allo strazio più intollerabile.
Mauri, nell’Edipo a Colono, di cui è anche regista, è invece un carismatico, consolante, fascinoso patriarca, Uomo del dolore che con la sofferenza suprema ha raggiunto la saggezza più alta. Vibra sempre, in lui, appassionata, la corda di una vigorosa, fermissima, tensione verso la giustizia, e non la compassione, il che gli impedisce di muoversi a pietà dello stesso Polinice. Al tempo stesso questo Edipo, pure vicino a una sorta di “santificazione” tutta laica (al massimo iniziatica e misterica) non manca di rivendicare l’assenza totale di colpa che ha segnato i suoi, pur sciagurati e “mostruosi”, comportamenti verso il padre e la madre. Qualche lentezza nella seconda parte è compensata dall’andamento comprensibilmente più serrato ed efficace dell’Edipo Re: gli attori, quasi tutti giovani, offrono una prova disuguale tra loro; troppo giovane Elena Arvigo nella parte di Giocasta.